Marco Travaglio in teatro non le manda a raccontare

Quattro giornate – il giornalista Marco Travaglio, ospite quasi sempre nel magazine ‘Annozero’, porta in teatro, con Isabella Ferrari, uno spettacolo dal titolo ‘Anestesia totale’. Da stasera è sul palcoscenico del Colosseo di Roma, per quattro giornate. Sold-out annunciato, lo stesso è capitato nelle tappe di Bologna e Genova. La scenografia è molto spoglia: sarà allestita con un’edicola, una panchina e due microfoni, con la compagnia musicale del violinista Valentino Corvino.

Lo spettacolo ‘Anestesia totale’ racconta di quanto il paese italiano si addormentato dalla cattiva informazione, prova a immaginare il dopo, e il risveglio della nostra povera patria, dopo quasi vent’anni di governo e di egemonia culturale berlusconiana. Il protagonista porta in scena un’antologia di pensieri illuminati e illuminanti di Indro Montanelli, definito dal corsivista come uno squarcio di grande giornalismo. Marco travaglio vuole ribellarsi alla cattiva informazione,e cerca di far aprire gli occhi a chi ancora li ha chiusi: “Sono abituati a bersi qualunque cosa. Senza domande, senza reazioni. In un pezzo dello spettacolo Isabella ed io facciamo ‘Il rap del Tg1’, che è un insieme, in maniera tragicomica, dei titoli di Minzolini”. Ribatte molto sulla libertà di stampa e sulla verità, che il più delle volte è ben celata. Il giornalista accusa molti di non prendere una posizione decisa: “Un politico di destra va in televisione è dice che il Pil è pari a “x”, uno di sinistra lo contesta dicendo che invece è pari a “y”. E non c’è nessuno che intervenga affermando semplicemente: signori, il prodotto interno lordo dell’Italia è questo”.

Il personaggio“Mi abituo difficilmente al fatto di essere riconosciuto per strada”, poi aggiunge, “Me lo ricordo quando sento gridarmi tanti vaffanculo, ma me ne rammento anche grazie alle persone, che mi ringraziano”.

Tiziana Di Cicco