La posizione di Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore marito di Melania Rea, rimane quella di una persona tenuta in considerazione perché informata sui fatti. L’uomo continua a non essere ufficialmente indagato per la morte della moglie, trovata uccisa il 20 aprile scorso a Ripe di Civitella, nel teramano, con decine di coltellate.
Gli inquirenti ieri hanno ascoltato in due riprese quanto il caporalmaggiore aveva da dire: la sua figura rimane al centro dell’inchiesta poiché Parolisi fu il primo a dare l’allarme, il 18 aprile, per la scomparsa della ventinovenne di Somma Vesuviana: secondo il racconto fatto dal militare, i due si trovavano a Colle San Marco (quindici chilometri da Ripe di Civitella, ndr) in compagnia della figlia Vittoria di diciotto mesi quando Melania si allontanò senza più ritornare. La vicenda ha ben presto insospettito gli investigatori che hanno ravvisato diverse ambiguità nella deposizione rilasciata dal vedovo.
Il percorso per i bagni – Ammesso che Salvatore e Melania si trovassero davvero a Colle San Marco (Ap) il 18 aprile poco dopo le 14,30 – anche questo fatto non ha ricevuto conferme da parte delle persone presenti nella pineta, che ricordano di aver visto soltanto il marito – a colpire gli inquirenti è stato il particolare dei bagni: Parolisi ha dichiarato che la donna scomparve dopo essere andata verso i bagni del ristorante ‘Il Cacciatore’, ma nell’indicare il percorso fatto dalla moglie, il caporalmaggiore ha descritto il cammino più lungo. Una particolarità questa che sembrerebbe poco accettabile, se si considera che Melania avrebbe avuto l’urgenza di usufruire della toilette.
Celle telefoniche – Un altro mistero è quello riguardante le celle telefoniche agganciate dai cellulari in possesso della vittima e del marito di quest’ultima. Se già nei primi giorni di indagine trapelò che il telefonino di Melania si trovasse nei pressi del luogo del delitto già pochi minuti dopo la sua presunta scomparsa da Colle San Marco, è di ieri, invece, l’indiscrezione secondo cui anche il cellulare posseduto da Parolisi, poco dopo, si poggiò sulla cella operante nella zona di Ripe di Civitella.
Per il momento, questa voce non ha ottenuto conferme ufficiali da parte degli inquirenti.
Crisi matrimoniale – Tra Melania e Salvatore il matrimonio era agli sgoccioli. Questa notizia, oramai suffragata da testimonianze incrociate, è venuta fuori soltanto negli scorsi giorni: subito dopo l’omicidio il caporalmaggiore Parolisi descrisse, sia in tv che davanti agli investigatori, il proprio rapporto con la moglie come una relazione solida e viva. Così però non era: il marito di Melania tradiva la moglie già da un paio di anni con una ex allieva e si sospetta che la vittima dell’omicidio avesse deciso di mettere definitivamente fine al matrimonio.
Trolley scomparso – Subito dopo la sparizione di Melania, Salvatore si adoperò nelle ricerche della moglie facendosi aiutare da un amico di nome Raffaele. Quest’ultimo ha dichiarato agli inquirenti di avere visto nella macchina del caporalmaggiore un trolley. La valigia però non è stata più ritrovata e di essa non si conosce il contenuto. Su questo punto Parolisi sembrerebbe non aver dato conferma agli inquirenti.
S. O.