Berlusconi: Brava Moratti, Pisapia è vicino ai centri sociali violenti

Quasi a volersi esibire in un crescendo di attacchi verbali man mano che ci si avvicina al giorno in cui si svolgeranno le elezioni, che oramai sembrano aver assunto un’importanza che va al di là della mera scelta delle amministrazioni locali, Silvio Berlusconi è tornato anche oggi alla carica contro i nemici di sempre.
Messi da parte per un momento i magistrati, la Costituzione e il presidente della Repubblica, il Premier ha parlato della vicenda che da ventiquattro ore sta infiammando la campagna elettorale a Milano: la denuncia, poi rivelatasi falsa, da parte del sindaco uscente Letizia Moratti di una sentenza di condanna definitiva ai danni di Giuliano Pisapia, candidato a Palazzo Marino per il centrosinistra.
Sulla questione, che probabilmente avrà strascichi legali con l’avvocato milanese pronto a sporgere denuncia per calunnia, ha oggi rincarato la dose il primo cittadino di Milano che ha ribadito il concetto: “Quell’inchiesta dimostra le frequentazione di terroristi che aveva Pisapia“.

“Ventiquattro accuse per me” – Dal canto suo Berlusconi, come era d’altronde ampiamente prevedibile, ha colto al balzo la situazione per gridare ancora una volta al pericolo comunista: “Non vedo come la sinistra possa scandalizzarsi perché la Moratti ha ricordato una condanna di primo grado per il proprio candidato. Pisapia è uomo di sinistra, si vuol far passare per un moderato ma ha tutta una storia di sinistra, è rimasto in Rifondazione comunista fino a pochi anni fa e poi ha degli alleati che sono l’estrema sinistra e i centri sociali che sono un covo di violenti e dei facinorosi” ha detto il Premier senza fare nessun riferimento al fatto che dalle parole della candidata Pdl non fosse emerso per nulla il fatto che Pisapia avesse ricevuto una sentenza di assoluzione piena per non aver commesso il fatto.
Il primo ministro ha poi proseguito ergendosi a protagonista della disputa: “Sono stato attaccato dalla Procura di Milano con trenta processi, ventiquattro dei quali sono finiti con la mia asssoluzione o con l’archiviazione, quindi ci sono state almeno ventiquattro accuse non fondate che i magistrati hanno ritenuto infondate. Si pensi al fango che mi hanno tirato addosso lungo tutto l’arco di questi processi. Tra l’altro ricordo che nel ’94 addirittura mi venne fatta un’accusa che portò alla caduta del Governo scelto dagli italiani”. In questo caso Berlusconi pare non ricordare che a mettere fine al suo primo governo furono gli screzi con Umberto Bossi. Erano gli anni in cui l’allora leader di Forza Italia invitava i propri elettori a scendere in piazza per urlare al tradimento di cui si era reso protagonista il Senatur.

Campagna elettorale o curva da stadio? – Infine Berlusconi si lascia andare a un commento che riesce a rendere alla perfezione il suo modo di intendere la politica: un’arena dove vince chi riesce a sopraffare l’altro. Bando alla verità dei fatti, contano solo le opinioni. Più che spin doctor, servono chirurghi plastici della realtà.
Il presidente del Consiglio, apprezzando il piglio con cui Letizia Moratti ha affrontato il confronto su Sky, ha detto: “Ogni tanto è giusto che anche Letizia tiri fuori le unghie. In campagna elettorale si possono capire tanti comportamenti che non saranno poi quelli di quando si dovrà governare insieme”.

Simone Olivelli