Tanzi sconterà la pena in carcere. Il Tribunale di Sorveglianza di Bologna ha oggi rigettato la richiesta di scarcerazione che era stato presentata dagli avvocati di Calisto Tanzi. L’ex proprietario di Parmalat, condannato in via definitiva dalla Cassazione a più di 8 anni di reclusione per aggiotaggio, era stato arrestato il 5 maggio scorso. L’uomo sperava di poter trascorrere la pena agli arresti domiciliari, visto che secondo i suoi legali avrebbe superato i limiti di età per scontarla tra le mura carcerarie. “Non pensavo più di dover tornare in carcere, proprio non me lo aspettavo”, avrebbe detto Tanzi al deputato radicale Maurizio Turco (che è andato a fargli visita in carcere).
Tanzi forse malato. “Che ci faccio qui alla mia età?”, avrebbe aggiunto l’ex patron di Parmalat dopo aver giudicato “troppo severa” la pena inflittagli. L’uomo si sarebbe dichiarato anche gravemente malato. Sullo stesso tenore sono i suoi legali, secondo i quali la decisione del Tribunale è contraria alle finalità umanitarie che sono previste per un persona che ha superato i 70 anni. “Non avendo avuto la possibilità di leggerlo, allo stato possiamo soltanto sottolineare che si tratta di un provvedimento interlocutorio del quale comunque ci riserviamo di valutare l’impugnazione”, hanno detto gli avvocati difensori. “Si confida”, hanno infine concluso, “alla luce dello stato di salute seriamente compromesso di Calisto Tanzi, che appare essersi aggravato con il regime carcerario in atto, che sia concesso con sollecitudine quanto previsto dal nostro ordinamento per gli ultrasettantenni”
Gianluca Bartalucci