Situazione difficile. La centrale nucleare di Fukushima è nuovamente a rischio. Nelle ultime ore sarebbe stata infatti registrata una perdita d’acqua dal reattore numero uno. La stabilizzazione e la “chiusura a freddo” del reattore potrebbero perciò necessitare di tempi più lunghi e le radiazioni che scaturiscono senza sosta dall’impianto potrebbero protrarsi ancora per mesi. Tale perdita è significativa poiché il sistema per mettere in sicurezza il reattore prevedeva il pompaggio di acqua marina per portare le barre di combustibili nucleare al raffreddamento. “Le sfere di combustibile si sono probabilmente fuse e sono cadute – ha affermato Junichi Matsumoto, responsabile dell’impianto – e nel processo possono aver danneggiato la vasca di contenimento e creato un buco”.
Più acqua sul reattore. Tuttavia, nulla è perduto. Infatti, la temperatura della vasca di raffreddamento è attualmente attorno ai 100 gradi centigradi e ciò permette di continuare il processo, seppur solo nei livelli inferiori del reattore, il quale era risultato il più danneggiato dopo il terremoto dell’11 marzo scorso, con lesioni che ammontavano a circa il 55% dell’impianto. Nonostante le 150 tonnellate di acqua al giorno iniettate, tuttavia la soluzione non è affatto vicina. “Il reattore appare stabile – ha riferito il portavoce del governo Yukio Edano – perché è stato costantemente raffreddato per un lungo periodo”. La Tepco ha assicurato che verserà un maggiore quantitativo di acqua per scongiurare ritardi nella refrigerazione del combustibile nucleare. “Ma la condizione del reattore deve essere rivalutata, visto che alcuni dati sono contraddittori” ha concluso Edano.
Radiazioni elevatissime. Proprio a causa delle emissioni radioattive che sono fuoriuscite dalla centrale nucleare, il governo nipponico ha deciso di sopprimere tutti i capi di bestiame presenti nel raggio di venti chilometri. L’intervento è reso necessario dal fatto che ingerire carne contaminata è estremamente nocivo per l’uomo. “Ci scusiamo – ha affermato lo stesso portavoce governativo – per il dolore che questo causerà a coloro che li hanno allevati, a prescindere dall’indennizzo economico che riceveranno”. Il governo Tokyo ha inoltre ricordato che latte, frutta e verdura prodotti nelle zone vicine alla centrale Fukushima potrebbero essere contaminati e quindi ha vivamente sconsigliato i residenti di farne uso.
Emanuele Ballacci