“La funzione”: Subsonica e Righeira si sfidano a colpi di elettronica

Nuovo singolo dei Subsonica – Torino contro Torino, elettronica contro elettronica. Da domani sarà in rotazione in tutte le radio italiane La Funzione , il secondo singolo estratto da Eden, il sesto album dei Subsonica uscito per Emi Music, che a due mesi dalla pubblicazione è un successo conclamato con un disco d’oro ed un tour sempre sold out. Dopo il grandissimo successo radiofonico del primo singolo Istrice, brano che definisce un nuovo standard pop della musica italiana, La Funzione continua questo percorso rivelando un nuovo aspetto di Eden, più ironico e colorato.

Per questo brano la band si è avvalsa della collaborazione del duo icona della “italo disco”, i Righeira (quelli di Vamos a la Playa, per capirci); un’unione provocatoria, che ha prodotto un brano divertente dal sapore anni ottanta che ha già fatto ballare le più di 90.000 persone accorse ai concerti della band torinese. “Abbiamo pensato che poteva essere una buona occasione per realizzare un brano insieme a Johnson (e a quel punto con i Righeira) – ha dichiarato la band –  visto che per anni nei locali a tarda ora ce lo eravamo promesso mille volte. Negli ultimi anni la riscoperta ha innescato un trend che ha fatto impazzire mezza Europa. A noi le provocazioni sono sempre piaciute, quindi chi meglio dei Subsonica poteva risvegliare questo interesse in Italia?”

In realtà tutto è iniziato per puro gioco da Max Casacci, che in una delle vite precedenti è stato un protagonista della new wave torinese con i Carmody; il testo, ironico e strafottente, si ispira alle modalità seduttive di Boosta. E’ però tutta di Samuel, e della sua recente passione per il genere, l’ostinazione del volerlo a qualsiasi costo nell’album. E nella battaglia tutta torinese a colpi di elettronica, a vincere è solo la musica di qualità.

A seguire, il testo di La funzione:

Dammi, lo spazio e il tempo
o anche solo un frammento della tua attenzione,
perchè possa colpirti, sedurti,
averti,
in concatenazione di causa effetto, di un fascino perfetto.

La funzione è semplice,
la variabile non c’è
Tu mi ascolti, poi ti offri
Niente esitazioni no
non ci sono incognite
Tu mi ascolti, poi ti offrirai

Dammi lo spazio e il tempo
o appena un argomento di conversazione, con cui possa sfiorarti, lambirti, insidiarti,
con algido distacco appena un estratto per catturarti viva

La funzione è semplice,
la variabile non c’è
Tu mi ascolti, poi ti offri
Niente citazioni no
non ci sono incognite
Tu mi ascolti, poi ti offrirai

La funzione è semplice,
la variabile non c’è
Tu mi ascolti, poi ti offri
Niente citazioni no
non ci sono incognite
Tu mi ascolti, poi ti offrirai

Se parli d’affetto
Ma se parli d’affetto,
Mi avvalgo della facoltà di non comprendere
Ma se parli d’affetto,
Mi avvalgo della facoltà di non comprendere

La funzione è semplice,
la variabile non c’è
Tu mi ascolti, poi ti offrirai

Roberto Del Bove