Roma – Accoglienza trionfale a Palazzo Vecchio per il presidente della Repubblica che ricorda l’esempio di moralità arrivato recentemente dall’Inghilterra: “Il Parlamento non sia ridotto a un ruolo meschino“.
Napolitano – Nuova stoccata del Colle sui toni della politica. Non può restar in disparte il presidente della Repubblica mentre la politica è ridotta ad un continuo scontro.
Accolto da una standing ovation e da un lungo applauso nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze. Un’accoglienza che ha suscitato un commento soddisfatto del capo dello Stato, l’istituzione maggiormente apprezzata dal popolo, superando di gran lunga le altre: “Sento la fiducia di tutti gli italiani“.
“Faccio come posso ciò che debbo fare secondo la Costituzione e sento la responsabilità della fiducia che mi viene tributata dagli italiani di ogni parte del Paese e di tutte le condizioni sociali“.
Il presidente della Regione Enrico Rossi ha accolto il Capo dello Stato. “Grazie per il suo straordinario magistero sulla Costituzione. Lei rappresenta il volto giovane e sereno della politica ed è per questo che oggi qui ci sono tanti giovani“.
Il parlamento – Nel corso dell’incontro a Palazzo Vecchio Napolitano ha risposto anche alle domande di alcuni studenti.
“In Italia il Parlamento non è condannato né destinato a sparire né a un esercizio povero e meschino delle sue facoltà. C’è un processo, non solo in Italia, che porta ad un trasferimento di competenze a livello internazionale da una parte, e a livello locale dall’altra, con la devoluzione verso livelli istituzionali locali. Ma c’è anche una questione di come i parlamentari interpretano le loro funzioni, ha ricordato il capo dello Stato citando lo scandalo che “qualche tempo fa ha fatto molto clamore in Gran Bretagna, mentre da noi quel clamore sembrò eccessivo, perché abbiamo una scala di giudizio un po’ diversa. Era accaduto che alcuni parlamentari. Tra le spiegazioni che furono date ne ricordo una: quei poveri parlamentari inglesi erano demotivati perché i poteri della Camera dei comuni si erano ridotti in seguito a quel processo che ho descritto“.
In Italia non abbiamo assistito a tanto onore.
Libia – Non poteva mancare poi un riferimento all’intervento italiano in Libia. “L’Italia non ha dichiarato nessuna guerra“, ha assicurato il presidente della Repubblica. “Ritengo che non ci potessimo sottrarre”, ha aggiunto, ricordando che “nessun paese del Consiglio di sicurezza ha messo il veto e alcuni paesi si sono astenuti“.
Matteo Oliviero