Nessun accordo raggiunto oggi a Bruxelles sui criteri e le modalità degli stress test per i 143 impianti nucleari europei.
Gli esperti delle 27 autorità nazionali responsabili della sicurezza nucleare ”hanno fatto progressi, ma non hanno raggiunto nessuna decisione finale”, come riferito dalla Commissione Ue, e la discussione tra i 27 stati membri ”proseguirà anche a livello tecnico”. Gunter Oettinger, commissario Ue all’energia, ha deciso di riconvocare una nuova riunione del gruppo Ensreg il 19 e il 20 maggio a Praga.
I timori Ue. ”Il contenuto è più importante della tabella di marcia. L’opinione pubblica si aspetta stress test credibili per coprire una vasta gamma di rischi e di questioni di sicurezza. Ed è su questo che stiamo lavorando”, ha aggiunto il commissario tedesco Oettinger, deciso a non dare l’ok a test di resistenza che non siano adeguati alle problematiche sollevate dal disastro nucleare giapponese.
Nello specifico, Gunter Oettinger ritiene che le 143 centrali nucleari europee debbano essere testate anche per far fronte a rischi di attacchi terroristici, compresa l’eventualità di aerei kamikaze, sull’esempio dell’11 settembre 2001 a New York.
Oltre al rischio terrorista, il commissario Ue chiede che i test di resistenza tengano conto anche dei rischi del fattore umano, delle catastrofi naturali e di eventuali di incidenti.
Le resistenze francesi. Ma le richieste del commissario si scontrano con le posizioni di molti paesi membri. La Francia, che ha 55 centrali nucleari sul proprio territorio, è contraria soprattutto ad includere nei test gli attacchi aerei e terroristici, rischi già contemplati in sede europea, dopo l’11 settembre 2001, in tutti i casi di approvazione e finanziamento per nuove centrali nucleari.
L’inserimento di tali rischi negli standard comuni, per Francia e paesi allineati alla posizione transalpina, ricalcherebbe, dunque, una prassi già seguita, scontrandosi con problemi relativi alla sicurezza nazionale di ciascun stato membro.
Il vertice Ue che lo scorso marzo ha lanciato gli stress test non ha fissato una scadenza precisa per la loro attuazione. Ma ci si auspica che l’accordo tra i 27 Stati membri si raggiunga il prossimo 10 giugno prossimo a Lussemburgo.
Marco Notari