I Pugnaloni: enormi quadri colorati con petali e foglie

Domenica quindici maggio si terrà ad Acquapendente, splendido comune dell’alta Tuscia, la Festa dei Pugnaloni. Sono molti, ogni anno, i turisti che si recano nell’accogliente paese in provincia di Viterbo per prendere parte a tale evento. Si tratta di un giorno estremamente importante per gli acquesiani, che vivono la Festa di Mezzomaggio con la stessa intensità con cui un tifoso accanito di calcio affronterebbe il derby della propria squadra del cuore.

Cosa sono i Pugnaloni? Perché il paese d’Acquapendente festeggerà domenica? I Pugnaloni sono dei grandi quadri interamente colorati con petali di fiori o foglie. I vari gruppi che preparano un pugnalone in vista della tanto attesa festa di mezzomaggio, gareggiano fra loro. Ogni anno i Pugnaloni vengono giudicati e premiati da una giuria. Lo spettacolo che affronta chi si trova di fronte per la prima volta queste meravigliose opere d’arte è decisamente suggestivo: la perizia con la quale vengono trattati anche i più piccoli dettagli è spesso encomiabile.

La storia che esiste dietro la festa dei Pugnaloni si perde nel periodo medievale. Nella seconda metà del dodicesimo secolo il popolo di Acquapendente era prostrato dal dominio di Federico Barbarossa, celebre figura storica. La leggenda narra che due contadini, quasi rassegnati alla propria condizione di sudditi, assistettero alla fioritura di un ciliegio secco. L’evento diede il coraggio ai due ed a tutto il popolo acquesiano di insorgere contro il sovrano e di cacciarlo dal paese utilizzando dei pungoli (utensili dai quali deriva, appunto, il nome di “pugnaloni”). Il miracolo del ciliegio venne attribuito alla Madonna, che è, insieme ai quadri che vengono fatti in suo onore, la protagonista della splendida festa che ogni anno il popolo di Acquapendente ripropone con grinta e gioia di vivere. Una volta terminata la festa, i Pugnaloni vengono conservati per un discreto numero di mesi all’interno del duomo del paese.

M.C.