MotoGp, prove libere – Dopo esser stato protagonista più per le sue azioni e parole fuori pista che altro, Stoner ritorna a spiazzare la scena a colpi di gas e pieghe da paura. Nelle prove libere del circuito di Le Mans l’australiano ha dominato entrambe le sessioni, mostrando un passo decisamente superiore ed un feeling eccelso con la sua Honda sin dalle prime tornate. Nessuno è riuscito mai a scavalcarlo dalla prima posizione e già nel venerdì il record della pista (detenuto da Valentino Rossi) è stato prima battuto e poi disintegrato grazie ad un 1’33.782, crono ancora più pauroso se si considera che non sono state montate le gomme morbide, più performanti nel giro singolo rispetto a quelle dure.
Temibile Honda – Un Stoner davvero carico e già uno dei sicuri pretendenti alla vittoria, inseguito però dal nostro Simoncelli anche qui veloce ed entrato nell’ottica dei Top-Driver. In mattinata il capelluto pilota ha preferito lasciar stare il cronometro per ricercare un set-up il più accurato possibile, e solo nel pomeriggio è iniziato il time-attack che lo ha portato sino in seconda posizione, a quattro decimi dalla vetta. Segue Pedrosa, risollevato nell’animo visti i progresso della spalla e sempre nelle posizioni che contano. Bene anche Dovizioso, quinto a riprova che anche qui la RC212V è davvero superiore a tutti e buon contare su un vantaggio tecnico per nulla indifferente.
Dietro Ducati e Yamaha – L’unico che è riuscito ad interrompete il dominio della casa dell’ala è Hayden, a sorpresa quarto a bordo della sua Ducati ma l’unico del gruppo ad aver utilizzato le gomme morbide. Gli otto decimi di distacco presi da Stoner quindi sono davvero tanti e gettano nella preoccupazione la Ducati, in affanno con tutti i piloti in primis Rossi, nono e per nulla soddisfatto della sua Desmosedici. Il telaio più flessibile è servito, ma la moto è troppo scorbutica in uscita di curva e nervosa nei cambi di direzione, condizione che non permetta una guida fluida ed efficace. Rincorre anche la Yamaha, quinta con Lorenzo ed addirittura decima con Spies. L’impressione e che il podio sia già in mano ad una unica marca, si attendono sorprese in qualifica.
Riccardo Cangini