Nucleare: “i pazzi siete voi”, chiusi in un bunker per protesta

Protesta contro nucleare. Si chiamano Giorgio, Alessandra, Pierpaolo e Luca e per un mese, precisamente dal 12 maggio al 12 giugno, giorno del referendum sul nucleare, rimarranno chiusi dentro un bunker simil-antiatomico. L’iniziativa, che porta il nome di “I pazzi siete voi” è destinata a far parlare di sè. I quattro ragazzi hanno deciso di far sentire così la loro voce contro la decisione italia di costruire nuove centrali nucleari, questo nonostante la catastrofe giapponese di Fukushima, dove l’allarme non è ancora cessato. I reclusi vivranno per 30 giorni esattamente come sono costretti a fare in questo momento alcuni dei loro coetanei giapponesi. Saranno completamente isolati in senso fisico, abiteranno quindi  in un ambiente totalmente sigillato. Non potranno inoltre mangiare alimenti freschi come latte, carne o pesce, e seguiranno i protocolli standard contro la contaminazione da radiazioni nucleari.

Sostenuti da Greenpeace. “Non usciranno fino al giorno del referendum, quando il nucleare potra’ essere bloccato per sempre dalla volonta’ dei cittadini” hanno spiegato dall’associazione ambientalista, che sostiene l’iniziativa anti-nuclearista; ma a spiegare esattamente il loro pensiero ci hanno pensato gli stessi protagonisti, attraverso un video-manifesto, nel quale si rivolgono direttamente ai fautori del nucleare “Voi che minimizzate il disastro di Fukushima. Voi che pensate al vostro tornaconto personale, alla faccia dell’interesse della comunita’. Siete pazzi pericolosi.  Vogliamo parlare ai ragazzi come noi, ma questa battaglia riguarda tutti.
Diffondete i nostri messaggi, organizzatevi, inventatevi una vostra azione. La nostra protesta dovra’ crescere ogni giorno di piu”.
L’unico contatto con il mondo ce l’avranno via internet. La quotidianità nel bunker atomico potrà essere seguita da tutti su twitter, facebook (sui loro profili)  e youtube, dove periodicamente posteranno i loro video. Esiste comunque anche un sito dedicato, www.ipazzisietevoi.org.

Governo sull’altalena. Dopo il disastro di Fukushima, il mondo si era fermato a riflettere sull’opportunità di continuare la costruzione di centrali produttrici di energia nucleare. Il governo italiano non è stato così celere come altri nell’annunciare il blocco, la moratoria è infatti arrivata  solo in un secondo tempo. Successivamente però, il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ha ammesso, che quest’ultima era stata decisa per non “permettere” ai cittadini di votare solo sulla base dell’emotività del momento, generata appunto dalla terribile situazione in essere nel Nord-Est giapponese. Le dichiarazioni del Capo del Governo hanno però suscitato veementi proteste da parte dell’opposizione e di diverse associazioni di settore, che hanno visto nella moratoria solo un mezzo per “orientare” il voto dei cittadini in senso governativo e  bloccare i referendum contesuali, come quello sul legittimo impedimento e sull’acqua pubblica. Nel video, i primi minuti nella casa-bunker, nella quale rimarranno volontariamente rinchiusi per un mese.

A.S.