Un Silvio Berlusconi scoppiettante è salito ieri pomeriggio sul palco della Mostra d’Oltremare di Napoli per chiudere la campagna elettorale a sostegno di Gianni Lettieri. Un intervento – quello del premier – infarcito di riferimenti squisitamente locali (ma non solo), con l’inevitabile rimando all’emergenza rifiuti, all’impresentabilità degli avversari e con l’annuncio di un provvedimento ad hoc teso a mettere nel congelatore le demolizioni delle case abusive. E poi ancora gli attacchi alla sinistra “antropologicamente” diversa, ai magistrati eversivi e alle trasmissioni tv dispensatrici di “vergognose menzogne”. Il finale è stato all’insegna del buon umore, con il Cavaliere versione “barzellettiere” che ha rispolverato per l’occasione le storielle made in Naples più accattivanti.
No alla Tarsu e alle demolizioni – La promessa più eclatante il presidente del Consiglio l’ha annunciata alla fine del suo lungo intervento: “Finché ci sarà anche un solo mucchio di rifiuti in strada, a Napoli non si pagherà la Tarsu (tassa per lo smaltimento dei rifiuti urbani, ndr)”. Un annuncio che ha provocato un vero e proprio boato nella sala della Mostra d’Oltremare di Napoli, dove i supporter del premier (e qualche contestatore) hanno assistito alla chiusura della campagna elettorale a sostegno di Gianni Lettieri. Il tentativo attraverso il quale Berlusconi ha tentato di sedare l’ira dei napoletani, costretti nuovamente a dividere strade e marciapiedi con montagne di rifiuti. Non solo, dal suo “cilindro” il presidente del Consiglio ha tirato fuori anche un’altra promessa: “Presto vareremo un decreto per sospendere l’abbattimento delle case abusive – ha detto – perché porterebbe molte famiglie sul lastrico”. Un’apertura che non ha però incrociato il placet dei leghisti e che, quindi, potrebbe provocare qualche nuova tensione con gli alleati.
L’attacco ai media – Fin qui il locale: ma il Cavaliere non ha lesinato commenti e piccate osservazioni anche sulle questioni di portata nazionale, passando dagli attacchi alla sinistra “antropologicamente” diversa ai magistrati politicizzati bollati come “patologia della democrazia” (variante del “cancro” coniato a Milano). Fino alla condanna della cattiva informazione: “Sono state diffuse molte menzogne dalla stampa e dalle radio di sinistra – ha tuonato il presidente del Consiglio – Questa settimana ho avuto modo di vedere le registrazioni di due trasmissioni della Rai, Ballarò e Annozero. E’ davvero uno scandalo, e dico uno scandalo e non credo che nessun Paese al mondo, che ha una tv pubblica pagata con i soldi dei cittadini, possa arrivare a una tale faziosità”.
Barzellette e calcio – Ma l’epilogo è tutto all’insegna della risata con il presidente del Consiglio che – messi da parte annunci e spot elettorali – ha intrattenuto il pubblico con le immancabili barzellette. Si è andato dal sindaco uscente, Rosa Russo Iervolino “sempre incazzata perché la mattina si guarda allo specchio” alla storiella su “Berlusconi despota” passando per l’inevitabile barzelletta “dop” su Mohamed Esposito . Ma per conquistare proprio tutti, il premier l’ha buttata sul calcistico invitando la platea a rivolgere un applauso al Napoli calcio che ha centrato l’obiettivo Champions. Uno sforzo disumano per il presidente del Milan.
Maria Saporito