Gattuso contro Leonardo- Il Milan campione d’Italia, una news messa ben presto in cascina dai media e dalla stessa squadra rossonera sia per l’incombere della semifinale di Coppa Italia persa contro il Palermo sia, soprattutto, per un avvenimento correlato alla conquista dello Scudetto della squadra allenata da Allegri: i cori di Gennaro Gattuso contro l’ex milanista, ora allenatore dell’Inter, Leonardo. Il video del numero 8 rossonero, dove insieme ad Abate e ad alcuni tifosi del club di via Turati gridava “Leonardo uomo di m…”, ha fatto il giro del web e delle varie televisioni per poi diventare una sorta di affare di stato. Leonardo che si sente risentito, Gattuso che si pente del gesto e se avesse saputo del polverone creatosi a posteriori non lo avrebbe mai fatto, Galliani che si scusa con Leonardo e con l’Inter per una storia che, a detta sua, sta rischiando di diventare stucchevole e Moratti che si dimostra dispiaciuto per il proprio tecnico e non ammira il coro di Gattuso.
I precedenti di una ipocrisia diffusa- Proprio il presidente nerazzurro, che non ha gradito tale accaduto, si è dimostrato protagonista di un episodio analogo nel derby che ha visto Ronaldo, suo pupillo ai tempi dell’Inter, andare in gol portando momentaneamente in vantaggio il Milan: dopo aver ribaltato il risultato finale con le reti di Cruz e Ibrahimovic, Moratti al fischio finale festeggiò la vittoria sui cugini esclamando “Ronaldo di m…”. Come si suol dire, predicare bene e razzolare male. Come non ricordare anche Marco Materazzi che a San Siro indossò una maschera raffigurante il volto di Silvio Berlusconi, gesto sicuramente non volto ad idolatrare il presidente rossonero. La critica in questione non è rivolta al club di via Durini, visto che oltre all’episodio di Gattuso si ricorda anche uno striscione di Ambrosini che invitava gli interisti a riporre lo Scudetto dove non batte il sole. La critica è rivolta ad una ipocrisia diffusa nel mondo del calcio, dove si guarda sempre di meno al lato tecnico e ci si sofferma su aspetti che del mondo pallonaro sono solo il contorno, cercando in modo spasmodico di polemizzare su qualsiasi argomento. Il coro di Gattuso, l’esclamazione di Moratti, la maschera di Materazzi, lo striscione di Ambrosini: tutte goliardate dettate dal momento di gioia per un successo raggiunto fatte da persone che, oltre a indossare determinate maglie, ne sono anche tifosi. Non si spiega, quindi, tanto clamore per il coro di Gattuso il cui intento era quello di festeggiare la conquista dello Scudetto insieme ai propri tifosi. Pare che anche Jose Mourinho, da Madrid, si stia chiedendo: porque?
Antonio Pellegrino