Morte sospetta. Un operaio di 60 anni in servizio presso la centrale nucleare di Fukushima sarebbe deceduto stamane in circostanze ancora da chiarire. Secondo la Tepco, l’uomo stava trasportando alcuni materiali verso il reattore numero uno quando avrebbe accusato un malore. Proprio tale reattore è stato oggetto di numerose discussioni negli ultimi giorni a causa di problemi nel processo di raffreddamento del combustibile nucleare. I livelli di radioattività erano perciò elevati nell’impianto e questa potrebbe essere la principale causa del decesso. Tuttavia, la Tepco ha smentito questa circostanza, affermando che non ci sarebbero riscontri o tracce di sostanze radioattive sul corpo dell’operaio.
Necessaria autopsia. Lavorava nella centrale da pochi giorni. Aveva indossato come sempre una tuta protettiva e aveva iniziato il proprio turno di lavoro da poco più di un’ora quando ha improvvisamente perso i sensi. L’uomo si è accasciato al suolo ed è stato trasferito urgentemente al vicino ospedale di Iwaki. È tuttavia deceduto poco dopo, senza mai aver ripreso conoscenza. Sarà necessaria un’autopsia per decifrare le cause della morte: il corpo non presenta infatti ferite e l’uomo non soffriva di alcun disturbo pregresso. Finora resta perciò un mistero, anche perché un collega della vittima che lavorava nello stesso settore al momento dello svenimento non ha mostrato alcun problema di salute.
Il bilancio sale. Dall’11 marzo scorso, giorno in cui il terremoto ha scosso il Giappone causando ingenti danni anche alla centrale atomica di Fukushima, il bilancio delle vittime decedute all’interno dell’impianto è salito oggi a tre. Tuttavia, le due precedenti morti erano state causate da uno tsumani che aveva travolto la centrale, mentre in quest’ultimo caso è ancora da chiarire cosa sia accaduto.
Emanuele Ballacci