I Pink Floyd di nuovo insieme: serata evento all’Arena O2 di Londra

Il muro è stato abbattuto, la pace è fatta: i Pink Floyd sono tornati ad esibirsi insieme. L’evento – a dir poco epocale, per chi è cresciuto a pane e rock – si è verificato lo scorso 12 maggio all’arena O2 di Londra, durante un’esibizione del tour Outside the Wall di Roger Waters. Pubblico letteralmente in delirio quando le sagome di David Gilmour e Nick Mason sono apparse sul palco, segnando un ritorno che negli ultimi trent’anni si era verificato solo un’altra volta, in occasione del Live8 del 2005. Via battaglie legali, querele, lotte sui diritti d’autore e quant’altro: a fine concerto Waters ha annunciato i suoi ex-compagni di gruppo in pompa magna, abbracciandoli sotto gli scroscianti applausi del (fortunatissimo) pubblico presente. Roba da far accaponare la pelle.

Reunion incompleta, ovviamente. All’appello mancava Richard Wright – geniale mente nascosta dietro le tastiere dei Pink Floyd – scomparso tre anni fa. A lui Waters ha dedicato anche un pensiero, ricordandolo con affetto e ammettendo (a riferirlo è il  sito pink-floyd.it) che all’epoca aveva un carattere davvero pessimo; e accogliendo, come prevedibile, cenni di approvazione da parte di Gilmour. Il quale, prima della conclusione, era già apparso durante il concerto, sovrastando il muro enorme costruito alle spalle di Waters e suonando il celeberrimo assolo di Comfortably Numb. Ma è nel finale che i tre reduci della storica rock-band si sono esibiti insieme, nel conclusivo Outside the wall. Brano di chiusura del mastodontico album The Wall, e chi lo sa: forse inizio di una nuova collaborazione. Sognare, dopotutto, non costa nulla.

Roberto Del Bove