Lampedusa – Non si fermano gli sbarchi nell’isola. Oltre milla migranti nelle ultime ore che in maggioranza sarebbero profughi libici.
Frattini a ‘Corrieretv’: “Profughi come strumento criminale usato da Gheddafi per fare pressione“. La Ue sulla decisione della Danimarca di chiudere a Schengen: “No a passi unilaterali”.
Gli sbarchi a Lampedusa – Sarebbero circa 1241 i migranti approdati su sei barconi. Ma altre barche sono state avvistate e presto arriveranno sulle coste siciliane.
In mattinata la guardia costiera ha perso il contatto con il barcone dispero, che aveva lanciato l’sos fornendo la sua posizione tra l’Italia e Malta.
Le autorità de La Valletta hanno comunicato di essere state impegnate nelle ultime 18 ore nel monitoraggio di quattro imbarcazioni, poi soccorse delle unità italiane.
“Colpa della guerra in territorio libico, ha commentato il ministro dell’Interno, Roberto Maroni.
“Abbiamo sollecitato e solleciteremo ancora un’azione forte della diplomazia che ponga fine alla guerra in Libia, altrimenti non c’è modo di fermare gli sbarchi”, ha spiegato. Insomma il governo vuole bombardare Tripoli, ma chi scappa dalla guerra e viene in Italia rappresenta un problema.
Aggiungendo un nuovo rimprovero nei confronti dell’Unione europea, che “non sta facendo quello che si è impegnata a fare”.
“L’invio di barconi carichi di migranti verso l’Europa è uno strumento criminale che viene usato dal regime di Gheddafi”, ha concluso invece il Ministro degli Esteri Frattini dimenticando i bombardamenti Nato per uccidere Gheddafi senza alcun mandato dell’Onu.
I migranti libici – I migranti arrivati oggi, tra i quali numerose donne e bambini, la maggior parte sono profughi libici, ma ci sarebbero anche un centinaio di cittadini tunisini. Altri due arrivi, non conteggiati tra i sei, si sono verificati a Linosa – dove 14 migranti sono arrivati poco prima della mezzanotte,e a Pantelleria, dove due piccoli gommoni forse provenienti dalla Tunisia e con a bordo 15 persone sono stati fermati al largo.
L’Onu ha intanto diffuso le sue stime sui cosiddetti ‘viaggi della speranza dei profughi libici attraverso il Mediterraneo. Stimiamo che potrebbero esserci fino a 1.200 persone che risultano disperse e che si presume morte”, ha affermato a Ginevra la portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, Melissa Fleming.
Matteo Oliviero