Montezemolo: occorre sbloccare il Paese. Con un’auto così non si vince

“È chiaro che nessuno può fare miracoli, ma vedo un Paese bloccato e la politica attenta a tutt’altro, a risse e contrapposizioni, che è l’opposto di ciò di cui questo Paese avrebbe bisogno”. Alla vigilia delle elezioni amministrative di domenica e lunedì il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo torna a ricordare che manca una “coraggiosa politica economica”, ricorrendo anche alla metafora automobilistica: “con la macchina così costosa e così pesante, il Mondiale non si vince”.

Immobilismo politico. “La crescita non la porta la cicogna, la porta un Paese che mette la crescita al centro come impegno, come programma, come progetto” afferma Montezemolo al convegno nazionale dei Giovani imprenditori edili. “Se guardo negli ultimi tempi a quanta attenzione è stata dedicata, non a parole, ma nei fatti, alle decisioni, all’assumersi leadership coraggiose, parliamo forse di un 20%. Il Paese non cresce per motivi chiarissimi, perché per crescere bisogna investire, per investire bisogna fare efficienze, recuperare risorse, fare sacrifici, e per recuperare risorse bisogna avere il coraggio di fare delle scelte”. Invece, “sento una grande mancanza di coraggio”.
E mentre assistiamo ad un mondo politico “incapace di affrontare i problemi veri”, attento soltanto alle sue “contrapposizioni”, il Pil non cresce, non si creano risorse per gli investimenti, non si ha il coraggio di fare scelte. Di fronte a tale immobilismo della politica, per Il presidente di ItaliaFutura non ci si può limitare alla critica, perché è giunto il momento di “passare all’azione” ed “essere protagonisti del cambiamento”.

Protagonisti del cambiamento. “Dobbiamo uscire da questa fase di denuncia e anche giusta lamentela, per passare all’azione ed essere protagonisti del cambiamento”.
Per raggiungere tale obiettivo, ricorda Montezemolo, ci sarebbe la necessità di liberalizzazioni, di concorrenza, di sciogliere i troppi “lacci e lacciuoli” della burocrazia italiana.
Bisogna cominciare a “recuperare risorse per gli investimenti” partendo da un taglio alla spesa pubblica. Perché ”chiunque sia il pilota, con una macchina così costosa e pesante in futuro non si vince”.
E ai giovani imprenditori edili dell’Ance suggerisce di “aprire le finestre, guardare cosa c’è in giro per il mondo. Ormai andare in giro nel mondo con la Ryanair costa meno che vedere la partita della Roma allo stadio. E poi – ironizza – chi non va a vedere la Roma non si perde niente”.

M.N.