Pisapia rompe gli indugi: Sarò sindaco di Milano

Milano – Dopo gli ultimi appelli, inizia il silenzio. A Milano il candidato del centrosinistra Pisapia però, si dice sicuro di poter vincere, magari non al primo turno ma al ballottaggio.

Pisapia – Il candidato sindaco, tutto sommato, si dice soddisfatto della campagna elettorale appena conclusa. In un’intervista all’Unità dice: “All’inizio vincere sembrava un traguardo impossibile, una prospettiva futura su cui lavorare. Poi i milanesi si sono messi in moto, con passione, impegno, capacità, come non si vedeva da anni: mille persone nell’Officina per il programma, 3mila volontari, più di 30 comitati spontanei. Un bagno di democrazia. Oggi c’è la convinzione che possiamo farcela”.
Milano, secondo Pisapia è pronta a passare a sinistra.
Milano non è una città di destra, piuttosto è delusa dalla sinistra. Stanca di divisioni, litigi, di candidati calati dall’alto, di programmi messi a punto da pochi. Problemi superati, stavolta non è affatto così”.
Le sue priorità ricordate anche nella serata di ieri sono: “Lo sviluppo economico, l’occupazione. L’Expo, se gestito da noi, sarà fondamentale: potrà trasformare il lavoro di tanti precari in lavoro più stabile. Il Patto per Milano unisce imprese, università e il Comune, per avere una visione strategica delle possibilità di occupazione. Quelle reali”.

L’attacco della Moratti – In questa campagna elettorale Pisapia dice di aver notato un involgarimento della politica, dopo gli ultimi attacchi della Moratti: Non penso sia un fenomeno irreversibile. È un problema molto sentito dai moderati, quelli veri intendo, che non amano affatto la politica gridata e truffaldina. Lo dimostrano anche le prese di distanza dall’attacco della Moratti di tanti esponenti del centrodestra. Ma non è solo questione di involgarimento. È anche il sintomo di una politica impazzita per paura della sconfitta. Ma per la Moratti si risolverà in un autogol. Fino a qualche settimana fa diceva di voler fare una campagna dai toni sereni, parlando della città, poi le è stato imposto dai falchi del Pdl di usare il metodo dell’insulto e della menzogna. Questo perché stanno perdendo le speranze, il loro schieramento è sempre più debole”.

Matteo Oliviero