Elezioni – Urne chiuse alle 15. Meno elettori per comunali e provinciali, ma il voto rimane un test per la maggioranza. Occhi puntati sulle città chiave: Milano, Torino, Bologna e Napoli.
Chiusi i seggi – Meno di un’ora fa, precisamente alle 15,00 sono stati chiusi i seggi.
Si è votato per l’elezione del presidente e del consiglio provinciale di 11 province, del sindaco e dei consiglio comunale di 1.315 comuni, tra i quali sette capoluoghi di regione (Torino, Milano, Trieste, Bologna, Napoli, Catanzaro, Cagliari). I seggi sono rimasti aperti per tutta la giornata di domenica 15 maggio, dalle 8 alle 22, e oggi, lunedì 16, dalle ore 7 alle ore 15.
Affluenza in calo rispetto alle scorse elezioni amministrative anche se a Milano la percentuale dei votanti alle elezioni comunali sul 78% del totale delle sezioni è pari al 67,58% degli aventi diritto. La percentuale è in linea con il voto amministrativo del 2006 quando andò alle urne il 67,6% dei milanesi.
Le prime proiezioni – Gli intention Poll Digis per ciascuna città Campione sono stati rilevati con 2.400 telefonate secondo il metodo di sistema di rilevazione C.a.t.i. con margine di errore +/- 2% e livello di confidenza dei contatti del 95%.
Repubblica riporta quindi le proiezioni ottenute con questo metodo.
A Milano, il candidato del centrodestra, Letizia Moratti sarebbe al 47,5%, mentre Giuliano Pisapia (centrosinistra) al 43%, si profilerebbe dunque la strada del ballottaggio.
A Torino l’intention poll dà Piero Fassino (centrosinistra) al 52%, Michele Coppola al 33 senza ricorrere dunque al ballottaggio.
A Bologna Virginio Merola (centrosinistra) viene dato al 50%, Manes Bernardini (centrodestra) al 31%.
Per Napoli corsa a tre: Gianni Lettieri (centrodestra) al 41%, Mario Morcone (pd) al 25% e Luigi De Magistris (idv) al 21 per cento, secondo le proiezioni sarà dunque il ballottaggio a decidere chi sarà sindaco.
Matteo Oliviero