E’ atteso a breve l’arrivo del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al Tribunale di Milano dove avrà luogo la seconda udienza del processo Mills, in cui il premier è accusato di corruzione in atti giudiziari per aver versato nei conti dell’avvocato inglese David Mills una cifra pari a seicentomila euro, ottenendo in cambio da quest’ultimo testimonianze favorevoli agli interessi di Fininvest.
Esattamente sette giorni fa, Berlusconi si era presentato per la prima volta – facendo così cadere la contumacia – nella maxi aula della prima Corte d’Assise d’Appello.
Anche oggi le forze dell’ordine hanno organizzato un servizio di monitoraggio della situazione all’esterno del Palazzo di Giustizia, dove nelle scorse occasioni si sono radunati drappelli di sostenitori e oppositori del presidente del Consiglio. Proprio nell’udienza di lunedì scorso si è verificato un fatto che ha fatto discutere parecchio: la Digos bloccò un contestatore di Berlusconi che poi si è rivelato essere Pietro Palau Giovannetti, tra i fondatori di ‘Movimento per la Giustizia Robin Hood’, che ha gridato alla censura.
Silenzio elettorale – Vi è molta curiosità tra gli addetti ai lavori per capire quale sarà l’atteggiamento del presidente del Consiglio all’arrivo in Tribunale: in queste ore a Milano, come in altri milletrecento comuni italiani, si stanno continuando a svolgere le elezioni amministrative per nominare le nuove guide comunali, ciò impedirebbe dunque a Silvio Berlusconi di lasciarsi andare in commenti che potrebbero interferire con il silenzio elettorale imposto per legge in queste ore.
Silenzio Sky – Nel frattempo, da segnalare è la scelta di SkyTg24 di non dedicare nessuna finestra specifica su quanto accade davanti al Tribunale di Milano. Nella scaletta del telegiornale, all’appuntamento con l’udienza Mills non viene dato spazio: questa decisione potrebbe essere vista come una presa di posizione forte da parte della redazione, in risposta alla sanzione comminata negli scorsi giorni dall’Agcom per punire la disparità di trattamento – in termini di visibilità mediatica – tra coalizione di governo e opposizione.
Simone Olivelli