Strauss-Kahn rimane in carcere, graffi sul torace

Strauss-Kahn resta in carcere. Non uscirà dal carcere almeno fino al 20 maggio Dominique Strauss-Kahn, direttore del Fondo Monetario Internazionale e leader socialista francese. Si terrà infatti venerdì prossimo la seconda udienza del processo che vede l’importante uomo politico accusato di tentato stupro, sequestro ed ora anche di sodomia. Ha comunque sorpreso la decisione cola quale il Giudice di New York ha negato la scarcerazione su cauzione a Strauss-Kahn, accogliendo la richiesta del Procuratore.  Nonostante la difesa dei legali del direttore dell’FMI, che hanno sostenuto la totale estraneità del loro assistito rispetto ai reati per i quali è accusato, l’alibi del probabile candidato alle prossime presidenziali francesi starebbe vacillando non poco. Secondo quanto ricostruito, una precisazione sull’ora fatta dalla polizia, renderebbe vana la testimonianza dell’uomo citato dagli avvocati con il quale Strauss-Kahn avrebbe pranzato, una testimonianza atta a dimostrare la non presenza dell’accusato all’hotel Sofitel, al momento del compiersi del reato.

Graffi sul torace. La prima udienza, che si è tenuta oggi, era stata rimandata di un giorno a causa della decisione dei Strauss-Kahn di sottoporsi ad alcuni esami, tra i quali l’accertamento della presenza di alcuni graffi sul torace, graffi che ora sarebbero stati trovati. All’analisi dei tecnici ci sarebbero poi anche alcune tracce di DNA appartenenti all’uomo politico. Quest’ultimo ha comunque accettato di sottoporsi a nuovi esami medici. Il giudice di New York non avrebbe acconsentito alla scarcerazione a causa del fatto che Strauss Kahn avrebbe potuto lasciare gli USA, “fuggendo” in Francia. L’opinione pubblica è divisa, soprattutto in Francia. “Un segreto di Pulcinella” per Marine le Pen, leader del Front National, il partito di destra estrema francese e acerrima nemica politica di Strauss Kahn, qualcosa che ha a che fare con le prossime elezioni politiche, dicono invece gli innocentisti. Una parte di loro questi ultimi si è poi ricavata una posizione più neutra: come è possibile, si chiedono molti, twittando o condividendo su facebook, che un uomo con tali responsabilità e senza dubbio dotato di grande intelligenza possa essersi macchiato di simili reati, che per giunta sarebbero stati compiuti in un posto, un albergo di New York, dove ben difficilmente simili azioni avrebbero potuto rimanere nascoste agli occhi del mondo.

A.S.