Elezioni: Milano e Napoli al ballottaggio. Flop di preferenze per Berlusconi

Elezioni – Milano andrà al ballottaggio con il candidato di centrosinistra in vantaggio di quasi 6 punti. Bologna e Torino vanno al centrosinistra al primo turno.
A Napoli la scelta sarà tra Lettieri e De Magistris.

Le città principali – Sonora sconfitta del centrodestra un po’ in tutta Italia, soprattutto in Lombardia, dove a finire al ballottaggio non è solo Milano, ma anche Arcore, la città di Berlusconi dove il Pd è diventato il primo partito.
Nel capoluogo lombardo l’ascesa di Pisapia non era prevedibile nemmeno dal più ottimistico risultato.
Il Pdl resta il primo partito ma con uno scarto di meno di mille voti dal Pd che si porta al 28,63%.
Crolla anche la Lega che scende al 9%, mentre crescono i partiti d’opposizione più radicale, Sel, Idv e soprattutto il Movimento 5 stelle che arriva al 3,43%.
A Torino il centrosinistra vince al primo turno con Fassino che arriva al 56,7% e Bologna che sul filo del rasoio arriva a superare il 50% con Merola.
A Napoli sarà De Magistris (27,4%) a sfidare Lettieri (38,6%).
Il flop di preferenze – Berlusconi aveva trasformato queste elezioni in una sorta di voto pro o contro di lui e la sua maggioranza. Pessima idea.
Si era posto anche l’obiettivo di raggiungere le oltre 52mila preferenze ottenute a Milano del 2006: nelle 1.047 sezioni scrutinate il premier ha totalizzato 23.123  voti personali che, stando a un banale calcolo empirico, a fine spoglio potrebbero fermarsi alla metà del risultato che si era prefissato di centrare.
Se alle prossime elezioni prendo meno di 53mila preferenze tutta la sinistra mi fa il funerale. Funerali in tutte le piazze“, aveva detto scherzando a Milano in campagna elettorale.
Risultato altamente al di sotto delle aspettative anche per Roberto Lassini, l’autore dei manifesti anti-pm ‘Via le Br dalle procure’ e candidato per il Pdl, che veleggia a quota 694 preferenze.
Non riesce dunque nessuno degli obiettivi del premier, che ora non sa come muoversi. Sono bei tempi andati quelli in cui poteva dire che la maggioranza degli Italiani erano dalla sua parte quando anche Milano gli ha voltato le spalle.
La Lega è furiosa dopo gli ultimi risultati, ha perso numerosi voti rispetto alle comunali del 2006, che sia arrivata l’ora di dar retta al suo popolo mollando Berlusconi?

Matteo Oliviero