Giornata contro l’omofobia, Napolitano: Basta con le ironie sui gay

A pochi giorni di distanza dalla polemica nata dall’attacco che il presidente del Movimento per la vita, Carlo Casini, ha lanciato al videogioco The Sims, colpevole di permettere la creazione di famiglie omosessuali, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è oggi espresso in un lungo comunicato contro l’omofobia, sia che essa sia espressa sotto forma di violenza fisica o verbale, sia se l’intolleranza venga manifestata celandola dietro un’ironia spesso fuori luogo. Mal costume in cui, più volte, sono incappati anche diversi politici.

Inammissibile l’irrisione – Il capo dello Stato è intervenuto in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia. Napolitano ha dichiarato inammissibile “l’ostentazione in pubblico di atteggiamenti di irrisione nei confronti di omosessuali” poiché “non bisogna sottovalutare i rischi che l’abitudine all’uso nel discorso pubblico di allusioni irriverenti, lesive della dignità delle persone, contribuiscano a nutrire il terreno sul quale l’omofobia si radica”.
Il presidente della Repubblica ha fatto riferimento a quei paesi che da anni si mostrano più tolleranti, non soltanto a parole ma soprattutto con i fatti, rispetto all’Italia: “In altri paesi democratici persone che hanno dichiarato i loro orientamenti omosessuali – ha aggiunto Napolitano – hanno potuto raggiungere posizioni di grande rilievo, ricoprire alte cariche anche pubbliche. Un percorso di superamento di timori e rimozioni, nonché di ostacoli alle carriere, è stato avviato da tempo anche in Italia, ma il nostro è un cammino che appare ancora lungo e difficile”.
Il comunicato si conclude poi con un riferimento all’aggressione di cui è rimasta vittima qualche settimana fa l’onorevole del Pd Paola Concia. L’inquilino del Quirinale ha così commentato: “Occorre denunciare e contrastare in tutte le sedi, e innanzitutto in sede politica, con costanza e con fermezza le aggressioni fisiche, gli atti di bullismo, le provocazioni verbali, quali quelle che hanno investito anche un autorevole membro del Parlamento Italiano“.

Simone Olivelli