Elezioni, Liberazione contro Repubblica: Oscurati i dati della Federazione della Sinistra

Contro il bavaglio alla Federazione della Sinistra. Si intitola significativamente ‘L’oscuramento doloso della Federazione‘ e prende di mira la censura abbattutasi da un po’ di tempo sulla FdS, l’articolo-denuncia pubblicato oggi da Liberazione e indirizzato a Repubblica. “Chi ieri si fosse documentato sull’esito del voto leggendo la Repubblica e, precisamente, i dati di Milano con la straordinaria affermazione di Giuliano Pisapia, avrebbe capito che a contribuire al successo del candidato del centrosinistra siano stati, nell’ordine, il Pd (col 28.6%), l’Idv (col 2,6%), la Civica per Pisapia (con l’1,3%), Sel (col 4,7%), Radicali (con l’1,7%) e, genericamente, Altri (con l’8,3%). E la Federazione della sinistra, che ha conseguito un buon 3,1% nel voto di lista? Dov’è finita? Ovviamente, nell’asettica e indecifrabile formula Altri”, fa notare con stupore il quotidiano di Rifondazione Comunista. Alla Federazione della Sinistra, che raggruppa Rifondazione, Comunisti Italiani e sinistra Cgil tra gli altri, proprio non va giù l’idea di essere costantemente ignorata dal sistema mediatico. Un trattamento ‘speciale’, a giudicare dal fatto che altre forze come Sel di Vendola, pur non presenti in Parlamento al pari della Federazione, godono tuttavia di una notevole visibilità sulle righe dei giornali e nei sontuosi salotti della tv.

Comunisti censurati. Il motivo di siffatto trattamento è chiaro: “Non siamo di fronte ad una distrazione, ma alla voluta cancellazione di un dato politico, alla scelta premeditata e scientificamente perseguita di rimuovere un’informazione dovuta, l’esistenza di un partito che ha presentato le proprie liste ovunque, in Italia, e che nel capoluogo lombardo rappresenta, in ragione dei voti riportati, la terza forza della coalizione di centrosinistra – denuncia il quotidiano comunista – Ma la Repubblica, campione della campagna per il pluralismo e l’indipendenza dell’informazione, ha deciso che, per nessuna ragione al mondo, è concesso parlare dei comunisti, non soltanto per consentire loro una ben che minima visibilità, ma neppure per illustrarne gli esiti elettorali, persino quando questi sono di evidente consistenza”.

L’ennesima aggressione disonesta. Il caso recente di Repubblica non è certo il primo, ma rappresenta piuttosto “il risultato di un sodalizio ad oscurare che coinvolge, più o meno, tutti i media, cartacei e televisivi”. “Nei giorni scorsi – sottolinea il quotidiano del Prc – il Corriere della sera si era spinto persino a raccontare che a Napoli la candidatura di De Magistris fosse sostenuta da Idv e da Sel (e non da Idv e FdS come in realtà è stato, ndr), senza neppure avvertire l’elementare, deontologico dovere di pubblicare la successiva smentita o, quanto meno, di correggere un’informazione manifestamente falsa“. “Nella ‘disinformazia’ dilagante si saldano così tre livelli di flagrante dolo: il sondaggismo (che serve, come si è visto, non già a documentare le tendenze dell’elettorato, bensì a formarle); l’oscuramento dei competitori osteggiati; e l’annullamento dei dati di realtà. Questa brutta storia – concludono da Liberazione – questa aggressione disonesta, signori, deve finire. Sappiate che non abbozzeremo”.

Raffaele Emiliano