Lampedusa, Bagnasco: L’Italia e l’Europa non dimentichino questa terra

L’isola siciliana di Lampedusa ha accolto questa mattina il cardinale Angelo Bagnasco, in visita su quella parte d’Italia che è diventata, nel bene e nel male, il simbolo del rapporto che il nostro Paese ha con gli immigrati.
Da diversi mesi Lampedusa è la meta prescelta per lo sbarco di quelle persone che, lasciate un destino avverso nei paesi africani, sperano di trovare fortuna approdando in Europa. Le rivolte sociali e politiche, che hanno caratterizzato questi primi cinque mesi dell’anno – con il cambiamento di regime nella Tunisia di Ben Alì, la sconfitta del presidente Hosni Mubarak in Egitto e le tensioni in Libia sfociate in una guerra che dura da tre mesi -, hanno alimentato il desiderio e le occasioni per molti di mettersi in mare nella speranza di riuscire a toccare la terra ferma.

Studenti in festa – L’arrivo del presidente della Conferenza Episcopale Italiana (Cei) è da intendersi come visita di ringraziamento e sostegno a una popolazione che in questi mesi è stata provata dal continuo sbarco di migliaia di migranti. A dire il vero, tra i residenti di Lampedusa, in questi ultimi mesi, si sono registrate anche esternazioni frutto non proprio di sentimenti quali la tolleranza e la solidarietà, ma è pur vero che sono stati episodi sporadici e comprensibili nel clima di tensione che si è creato.
Bagnasco, però, ha voluto oggi soltanto ricordare quanto di buono fatto dall’isola nell’accogliere persone che, problema o meno per la civile Europa, si portano dietro storie di povertà e disperazione: “Lampedusa ha bisogno di essere rincuorata ma anche ringraziata per l’esempio che ha dato. Sono qui per questo“.
Il presidente della Cei è stato accolto nell’aeroporto locale da un gruppetto di studenti delle scuole elementari che gli hanno letto una piccola lettera: “La sua visita è per noi un grande onore, soprattutto in questo momento di crisi materiale e spirituale”.
Tra le parole di Bagnasco, che passerà tutta la giornata sulla piccola isola, anche un monito: “L’Italia e l’Europa non dimentichino Lampedusa“.

Simone Olivelli