Melania, si controllano le chat di Parolisi. Ma spunta il mistero degli occhiali

Gli inquirenti che indagano sulla morte cruenta toccata a Melania Rea, la ventinovenne assassinata con più di venti coltellate – alcune inferte anche diverso tempo dopo il decesso – lo scorso 18 aprile ma il cui cadavere venne ritrovato soltanto due giorni dopo a Ripe di Civitella, in provincia di Teramo, hanno intenzione di non lasciare nulla al caso. Dopo aver passato al setaccio, cosa che probabilmente continuerà a essere fatta ancora per molto, il luogo del delitto e le conoscenze che la donna avrebbe potuto avere anche tramite la figura del marito, il caporalmaggiore Salvatore Parolisi, verranno controllate a fondo anche le possibili tracce virtuali lasciate se non dall’assassino, almeno da qualcuno che conosce qualcosa ma che per adesso ha preferito tacere.

Segreti di chat – La decisione degli investigatori è stata chiara: per valutare al meglio la posizione del marito di Melania – che pur non essendo ufficialmente indagato, rimane comunque la persona su cui gravano i maggiori sospetti – verrà analizzato a fondo l’insieme delle comunicazioni che l’uomo aveva attraverso Internet. A quanto pare Parolisi amava chattare e si teneva in contatto con diverse persone: rapporti su cui bisognerà fare luce.

Occhiali scomparsi – Intanto un lancio dell’agenzia Agi, risalente a pochi minuti fa, dà notizia di un particolare che potrebbe costituire l’ennesimo mistero in quello che gli stessi investigatori alcuni giorni fa hanno descritto come un vero e proprio ‘rompicapo’. Stando alle indicazioni fornite dai familiari della vittima, Melania usava portare con sé un preciso paio di occhiali da cui non si separava mai: l’oggetto, probabilmente indossato anche nel giorno della scomparsa avvenuta esattamente trenta giorni fa, non è stato mai ritrovato sulla scena del crimine, né nell’abitazione dove la ventinovenne viveva a Folignano, comune in provincia di Ascoli Piceno.
Che fine abbiano fatto quegli occhiali non è dato saperlo. Così come, d’altronde, fin troppe cose in questo giallo.

S. O.