Un pedofilo al di sopra di ogni sospetto. E’ un identikit agghiacciante quello di don Riccardo Seppia, il parroco genovese arrestato venerdì per pedofilia e cessione di stupefacenti a minori. Il profilo tracciato nell’ordinanza di custodia cautelare del gip di Milano Maria Vicidomini è quello di un personaggio “difficile da snidare”, ossessionato dalla voglia di avere rapporti con bambini e che “evidentemente si sentiva al di sopra di ogni sospetto“. Ma non basta: tra le tante dipendenze del prete c’era anche quella da cocaina, sostanza che acquistava in gran quantità per sé e per le sue vittime, arrivando a spendere quotidianamente 300 euro.
Le intercettazioni. E’ una conversazione shock quella in cui si imbattono i carabinieri del Nas impegnati a Milano in un’inchiesta sul traffico di anabolizzanti nei centri di benessere. La conversazione telefonica, da cui prende le mosse l’indagine, è tra un pusher africano, soprannominato Franky (F), e don Riccardo Seppia (S). 22 ottobre: (S) “Ah… niente… senti…. non trovi nessun bambino…?”, “…è che mi piace… non hai tuoi amici che mi vogliono fare di tutto…?”,“Mi trovi bambini?”, “Hai trovato uomini negri?”. 23 ottobre: (S) “Senti, ti chiamo perché ieri avevi parlato che avevi trovato un ragazzo…”. (F) “Sì… io ho trovato però lui è andato in galera… hai capito?”. (S) “Ma ha meno di 15 anni?”. (F) “Eh, magari 18…”. (S) “E no a me mi serve… mi piace… con meno di 14 anni io li cerco”. 29 ottobre: (S) “Trova un bambino 10 anni”. 13 dicembre: (S) “Ti volevo dire, sei riuscito a trovare qualche bambino?”. (F) “Si trovato però ancora non c’è”. (S) “Quanti anni?”. (F) “11, 12…”. (S) “Bene bene senti, guardo, guarda se ce l’hai.. che… posso prenderlo”. (S) “Ah bene, me li trovi più piccoli?”. 22 dicembre: (S) “Stai a sentire, ti volevo dire questo… Ho avuto modo di trovare qualcosa di tenero eh… per noi… quando vengo in su… eh… e cazzo, così ci divertiamo”. (S) “Ma puoi trovare qualche madre che ha un bambino… che ha bisogno di coca no?!”.
Raffaele Emiliano