Trasmissione delle partite dell’ultima di campionato a rischio sulla piattaforma Sky.
I sindacati di categoria confederali, Uilcom-Uil, Slc Cgil, e Fistel Cisl, con le Rsu del gruppo Sky, hanno proclamato una giornata di sciopero nazionale per domenica 22 maggio, sciopero che interesserà i lavoratori degli studi televisivi del Tg, dello Sport e dell’Intrattenimento, giornalisti compresi. La decisione è stata presa contro la politica aziendale sugli appalti, sempre più delocalizzati, e per il rispetto del Contratto Nazionale di Lavoro da parte dell’azienda. Un politica complessiva, come recita una nota delle sigle sindacali, che mette a rischio la tenuta di alcune sedi aziendali. Lunedì tocca, ancora, ai call center Teleperformance e Almaviva.
Lo sciopero. “Lo sciopero è l’inevitabile risposta dei lavoratori alla scelta aziendale di congelare, di fatto, le retribuzioni dei lavoratori del gruppo per i prossimi anni e di non riconoscere gli aumenti previsti dai rinnovi del CCNL. Tutto questo malgrado una sentenza del Tribunale di Milano giudichi il passato assorbimento dei superminimi ‘antisindacale’. Tutto ciò non è accettabile, come non è accettabile la chiusura aziendale su tutti i fronti (appalti ed outsourcing, chiarezza sulla conferma delle sedi di Roma e Cagliari, trattamento delle lavoratrici\madri, precarietà del lavoro, gestione delle relazioni sindacali)”.
“Il 23 maggio, inoltre, si svolgerà lo sciopero intero turno dei lavoratori di Teleperformance. I lavoratori di Teleperformance stanno, in questi giorni, portando avanti una vertenza difficile a difesa dell’occupazione e contro i 1464 licenziamenti dichiarati dall’azienda. Un piano che, se confermato, sancirebbe la chiusura di sedi e, nel complesso, il forte ridimensionamento dell’azienda”.
“Una crisi, quella di Teleperformance, che si trascina da troppo tempo e che non può essere ascritta, come invece fa l’azienda, al solo momento di difficoltà che vive il settore dei call center. In Teleperformance, infatti, stiamo sperimentando la drammatica contraddizione di un’azienda multinazionale che riduce il personale in Italia a tutto vantaggio delle proprie sedi albanesi per assecondare il progetto di committenti come Sky che, alla ricerca di sempre maggiori profitti, stanno progressivamente spostando importanti volumi di lavoro del customer care all’estero. Una politica che mette a rischio la tenuta occupazionale di Sky, di Teleperformance e di altri call center in outsourcing che, oggi, occupano in Italia centinaia di lavoratori proprio sulla commessa Sky”.
Le tappe. “Contro tutto questo le Segreterie nazionali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil hanno organizzato per il 23 maggio manifestazioni in tutta Italia per unire queste vertenze. Dalle 10 di lunedì i lavoratori di Sky, Teleperformance ed Almaviva manifesteranno a Roma, in piazza Montecitorio, a Milano, davanti alla sede di Sky e a Palermo, sotto la sede della Confindustria regionale. A Milano manifesteranno i lavoratori di Sky con la partecipazione di delegazioni di lavoratori di Almaviva. A Roma convergeranno invece i lavoratori di Teleperformance delle Sedi di Taranto, Roma e Fiumicino, oltre ad una delegazione dei lavoratori e dei giornalisti di Sky. A Palermo manifesteranno i lavoratori della sede palermitana di Almaviva dove, proprio lunedì 23 maggio, inizierà il fermo dei volumi di Sky che porterà un periodo di Cassa integrazione per 638 persone”.
A Roma una delegazione chiederà di essere ricevuta a Palazzo Chigi per portare ai massimi livelli istituzionali il problema dei licenziamenti di Teleperformance, degli effetti ormai devastanti sull’occupazione in Italia delle delocalizzazioni”.
Marco Notari