Legambiente Referendum Nucleare: Il 12 e 13 giugno gli elettori saranno chiamati alle urne per tre importanti referendum abrogativi. L’Italia avrà la possibilità di scegliere di dire no al nucleare, votando sì. Legambiente e alcuni famosi artisti della musica italiana hanno preparato un video molto significativo (fruibile proprio qui sotto); Piero Pelù, i Quintorigo, Roy Paci, Luca Carboni, Eugenio Finardi e molti altri hanno voluto mettere la propria faccia a fianco di Legambiente per dire no al nucleare. Sul sito dell’associazione è possibile inoltre capire i motivi per cui Legambiente esorta a votare sì al referendum. Ecco alcuni punti importanti:
Il nucleare è una tecnologia pericolosa: come dimostrano la tragedia giapponese di Fukushima e il disastro di Cernobyl, non esiste tecnologia che possa escludere il rischio di gravi incidenti con fuoriuscita di radioattività.
Lo smaltimento definitivo delle scorie è un problema irrisolto: le scorie sono molto pericolose e restano radioattive per decine di migliaia di anni. Non esiste al mondo un deposito definitivo per smaltirle in sicurezza per un periodo così lungo.
Il nucleare non riduce le importazioni: il nucleare produce esclusivamente elettricità (pari a solo il 25% dei consumi energetici dell’Italia) e non viene usato per alimentare il settore dei trasporti, produrre calore per l’industria e per gli edifici. Per questo è pensabile che non ridurrà in modo significativo le importazioni delle fonti fossili: infatti in Francia, noto paese nuclearista, il consumo procapite di petrolio è più alto che in Italia.
Le centrali utilizzano l’uranio, materia prima in via di esaurimento
L’uranio è una materia prima che deve essere importata. È una risorsa limitata, disponibile in natura ancora per qualche decina di anni, come il petrolio e il gas.
Pier Luigi Balzarini