Trasferimento Don Seppia: minacciato dai detenuti. Interrogato ex seminarista

La dannazione per Riccardo Seppia, ex prete di Sestri Ponente arrestato con l’accusa di aver abusato di ragazzini a cui cedeva sostanze stupefacenti in cambio del loro silenzio, pare essere arrivata già in questa vita. In attesta che gli inquirenti continuino a svolgere le indagini per appurare come siano andati realmente i fatti, Seppia si è trovato – nel rispetto di una di quelle leggi non scritte che vigono nei penitenziari – al centro degli insulti e delle minacce degli altri detenuti rinchiusi nel carcere di Marassi, al punto da chiedere di essere trasferito in un altro luogo di detenzione, uno tra il carcere di Sanremo e quello di Chiavari.

Negati abusi – A rendere nota la richiesta dell’ex parroco, che al momento si è avvalso della facoltà di non rispondere, è stato il legale di Seppia, l’avvocato Paolo Bonanni, che ha dichiarato: “E’ stato richiesto il trasferimento presso un altro carcere al solo fine di evitare la pressione derivante dal sovraffollamento della casa circondariale del capoluogo ligure”.
Bonanni si è poi fatto portavoce di una smentita proveniente dal suo assistito: “Seppia respinge assolutamente un suo qualsiasi coinvolgimento in vicende attinenti a bambini di dieci anni o di età similare”. L’avvocato infine ha descritto lo stato d’animo dell’ex curato: “Il mio assistito è abbastanza tranquillo, compatibilmente con le contestazioni che gli vengono mosse. Allo stato attuale non sono state modificate le contestazioni, quindi rimane sempre ferma l’accusa di aver dato un bacio ad un ragazzino senza il suo consenso”.

Interrogato ex seminarista – Nell’attesa che Riccardo Seppia risponda alle domande degli inquirenti, si è concluso oggi l’interrogatorio di garanzia per Emanuele Alfano, ex seminarista adesso barista e croupier, arrestato perché ritenuto complice del prete.
Secondo l’accusa, che fa leva sulle numerose intercettazioni delle conversazioni tra lui e Seppia, l’ex seminarista partecipò agli abusi offrendo ai ragazzini del denaro. All’uscita dal penitenziario, il legale di Alfano, l’avvocato Andrea Trucchi, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

S. O.