Basket, playoff Nba – Atto terzo della finale di Western Conference: si gioca ad Oklahoma ma vince Dallas. Ora il conto della serie è 2-1 Mavs. I Thunder pagano la scarsa mira (chiuderanno con il 36.5% dal campo) e la mano freddissima di tutti i componenti del roster dall’arco: solo 1/17. Una miseria. Anche Durant (nonostante i 24 punti refertati) chiude con un 7/22 dal parquet. Troppo poco.
Dallas, invece, trova una buona produzione da parte di Marion, Nowitzki, Terry e Stojakovic. Una vittoria di squadra. E il fattore campo torna in equilibrio.
Dallas spacca la partita – L’inizio di Dallas è incredibile. O, dall’altro punto di vista (forse più esatto) OKC inizia in maniera disastrosa. Nonostante Nowitzki non parta come ci si aspetta, i Mavs chiudono sul +15 il primo quarto e arrivano anche a +23 nel secondo parziale. I Thunder ritrovano un po’ di vigore con Westbrook (30 punti alla fine) ma all’intervallo lungo sono comunque sotto di 18 punti. Il canestro dei Mavs sembra avere un coperchio e dal campo i Thunder non lo beccano (quasi) mai.
Rimonta a metà – Se Oklahoma ritorna in partita lo deve quasi esclusivamente alla buona vena di Westrbook: il play firma 8 punti in un parziale di 10-2 che infiamma il pubblico di casa. Ma Kidd e Marion producono per Dallas e la rimonta si ferma sul -6. Nell’ultimo quarto i Thunder sprecano le chance per riaprire definitivamente l’incontro e Nowitzki sale in cattedra e permette a Dallas di mantenere il vantaggio. Finisce 93-87. Gara-4 sarà lunedì notte. Ora la franchigia texana guida 2-1 e ha di nuovo a favore il fattore campo.
Edoardo Cozza
