La Vento condannata – La showgirl Flavia Vento è stata condannata, per diffamazione e ingiurie, dal giudice Roberta Conforti, della X sezione penale di Roma, alla pena di euro 300 di multa, oltre al pagamento delle spese processuali. La soubrette è stata citata in giudizio, nel marzo del 2008 dalla delegata del sindaco per i diritti degli animali del Comune di Roma dell’allora giunta di Walter Veltroni, Monica Cirinnà.
I fatti – Dopo una visita al canile municipale della Muratella, Flavia Vento accusò, sulla pagina web del suo blog, la Cirinnà di aver speso soldi, raccolti per fini pubblici, per l’acquisto personale di borse e pellicce. L’attuale consigliera del Partito Democratico romano, dopo questi insulti, ha deciso di citare in giudizio la 34 showgirl. La vento cancellò immediatamente il post su internet, e spiego che lo scrisse in un momento di rabbia. La politica non ha voluto sentir ragioni e ha deciso di proseguire per le vie legali.
La condanna – La notizia è stata divulgata dalla stessa consigliera, che sulla sua pagina internet ha pubblicato la nota del giudice, che recita così: “Il giudice della X sezione penale, Roberta Conforti ha ritenuto colpevole Flavia Vento, per le ingiurie e le diffamazioni indirizzate alla persona di Monica Cirinnà” – così continua – “Alla richiesta del Pm relativa alla concessione delle attenuanti generiche e ad un mese di reclusione più 500 euro di multa, il giudice, visti gli art.533-535 c.p.p. e concesse le attenuanti generiche e l’attenuante di cui all’art. 62 cp equivalenti alla contestata aggravante, ha condannato l’imputata alla pena di euro 300 di multa, oltre al pagamento delle spese processuali”. Sul suo blog la consigliera annuncia: “Dopo la sentenza in sede penale citerò in giudizio la soubrette per danni morali e quelli creati alla mia immagine. A risarcimento ottenuto devolverò interamente l’importo alla causa dei diritti degli animali e alla costruzione di un nuovo canile a Roma”. Gli avvocati della Vento precisano che non c’è stato alcun intento diffamatorio, e la loro assistita dichiara: “Non ho nessuna preoccupazione per la sentenza. Dopo una visita al canile della Muratella scrissi una frase sul mio blog. Quelle parole saranno state in rete al massimo un paio di ore e poi le ho subito cancellate. È veramente triste che ci si occupi di quello che una ragazza come me scrive sul suo sito e non di come vengono gestiti i canili” – poi aggiunge – “Bisognerebbe parlare e scrivere di questo. Rimango serena. Io non sono mica Angelina Jolie, credevo che il mio blog non lo vedesse nessuno, è veramente buffo e triste tutto quanto questo”.
Tiziana Di Cicco