Islanda: eruzione vulcano Grimsvoton, chiuso spazio aereo

Islanda: ancora un’eruzione vulcanica, nuovi stop ai voli. Lo spazio aereo islandese è stato temporaneamente chiuso in seguito all’entrata in eruzione, ieri, del Grimsvoton, il più grande e attivo vulcano del Paese che ha sprigionato una colonna di fumo che si è sollevata a un’altezza di venti chilometri. Lo ha annunciato l’Isavia, l’ente responsabile per gli aeroporti e l’aviazione civile.

Un anno fa l’eruzione dell’Eyjafjallajokul. Alcuni specialisti dell’Istituto meteorologico islandese avevano ritenuto che l’eruzione del vulcano islandese Grimsvoton non avrebbe creato disagi al traffico aereo come era successo lo scorso anno nel caso dell’Eyjafjallajokul. “Non penso che avrà lo stesso effetto dell’Eyjafjallajokul perché la cenere non è così sottile”, aveva spiegato il geofisico Gunnar Gudmundsson, il quale pur ritenendo che il traffico aereo interno avrebbe potuto subire ripercussioni, aveva rassicurato in merito ai voli internazionali. “Non penso che ci saranno molti effetti sui voli internazionali, né che determinerà chiusure aeroporti all’estero”, era stato il giudizio dello scienziato. Una nuvola di ceneri liberata dall’eruzione del vulcano Eyjafjallajokul nell’aprile 2010 aveva comportato la più grande chiusura dello spazio aereo decretata in Europa in tempo di pace, con più di 100mila voli annullati e più di otto milioni di passeggeri bloccati. Le autorità aeronautiche temevano infatti che le polveri sottili vulcaniche ostruissero i motori e ne provocassero il guasto.