MotoGP, livrea celebrativa – Gli anni passati la Yamaha ci aveva stupiti con vistosi cambi di livrea a stagione in corso, molte volte dettati da motivi di sponsor ma comunque davvero apprezzabili grazie a fantasia e colori accattivanti. Anche nel 2011 quindi si vuole continuare questa piccola tradizione, spinti da una ricorrenza davvero importante per la casa dai tre diapason. Sono infatti cinquant’anni che il nome Yamaha è presente nel mondo dei Gran Premi, una presenza costellata di successi, momenti difficili e incredibili rinascite, tutti capitoli che hanno contribuito a rendere così emozionante ed unico il mondo del motomondiale. Ovvio quindi voler ricordare questo anniversario non solo con uno stemma presente in tutte le YZR-M1, ma anche con una livrea creata ad hoc per l’evento.
Vecchi colori – In particolare, la scuderia campione in carica Yamaha Factory Racing presenterà nei due soli appuntamenti di Assen e Laguna Seca i vecchi colori racing, quel rosso-bianco e nero in grado di segnare una vera e propria epoca grazie ad imprese di indimenticati eroi, tra cui il quindici volte campione del mondo Giacomo Agostini. Un vero tuffo nel passato per fan ed appassionati, con il risultato finale davvero apprezzabile. Il disegno infatti si sposa perfettamente con le sinuose linee della 800cc (come dimostrano le foto presenti nella photogallery), appagando l’occhio e centrando in pieno l’obbiettivo dei designer.
Lorenzo felice – Jorge Lorenzo ovviamente è entusiasta dell’idea: “Amo questi colori, hanno veramente un significato storico. Read, Agostini, tutti correvano con una colorazione simile quando hanno vinto, quindi sono contento di avere la possibilità di usarla sulla mia YZR-M1. E’ un anno molto speciale per la Yamaha e la speranza è che questi colori ci possano portare fortuna in queste due gare” L’unico modo per rendere onore alla mitica squadra giapponese sarebbe salire sul gradino più alto del podio, anche se la storica rivale Honda è tornata a dominare proprio in questo 2011. I primi cinquanta anni di sfide sono andati, ora è tempo di rendere il domani più bello ed intenso possibile.
Riccardo Cangini