Basket, playoff Nba – Non svegliare Bosh che dorme. Boozer si era permesso di elogiare solo due terzi dei “Big Three”, lasciando fuori il centro di Miami? E l’ex Raptors risponde con una prestazione monstre in gara-3: 34 punti e 5 rimbalzi e gli Heat conquistano gara-3. Ora conducono 2-1 nella serie della finale della Conference Est.
Chicago fa fatica: la difesa non regge l’urto come dovrebbe (e potrebbe), mentre l’attacco produce poco. Alla fine i conti sono facili: Miami vince e Chicago insegue.
Gli attacchi faticano – Nelle battute iniziali Chicago non produce granché ma limita quantomeno James e Wade. Il problema è che sul parquet c’è anche Chris Bosh che inizia a bucare con regolarità la retina dei Bulls. Se la franchigia dell’Illinois va al riposo lungo con soli 3 punti da recuperare, lo deve a Boozer: i compagni lo cercano e lui risponde presente. Rose, invece non appare in serata: per refertare 20 punti ha bisogno di 19 tiri dal campo. Troppi.
Ko Bulls – Il terzo parziale finisce pari: Miami resta avanti di 3, aggrappandosi al meno osannato e meno ricercato del “Trio”, Rose cerca di mandare segnali positivi ma è troppo discontinuo. Nell’ultimo quarto Miami allunga: decisivo è il parziale 9-0 concluso da LeBron James con un gioco da 3 punti. Chicago non reagisce, cala il sipario su gara-3: gli Heat trionfano 96-85. E ora l’odore delle “Finals” in Florida è sempre più forte.
Edoardo Cozza
