Una conferma del clima esasperato che sta precedendo la campagna elettorale in vista dei ballottaggi per le elezioni amministrative o esempio di strategia della tensione dove chi, al primo turno, ha perso cerca in tutti i modi un colpo di coda finale tale da ribaltare il risultato anche se questo comportasse alterare la verità dei fatti?
In queste ore continua sul web la polemica tra chi sospetta che il centrodestra stia giocando sporco, fingendosi vittima di violenze mai perpetrate o comunque esagerando nell’individuazione dei responsabili di atti che, se compiuti, rimangono comunque inaccettabili. Dopo il caso dell’aggressione alla madre dell’assessore allo Sport di Milano Alan Rizzi, questa mattina a Cagliari sarebbe stato recapitato un pacco, contenente un proiettile, al candidato sindaco del centrodestra Massimo Fantola.
Campagne elettorali violente – A trovare il plico contenente la minaccia è stato uno dei volontari che gestiscono il ‘Comitato per l’elezione di Fantola’. Poco dopo le 8,30, l’uomo ha trovato vicino all’ingresso una busta sospetta.
All’esterno di essa, scritta con un pennarello rosso e in stampatello, la frase: “Lascia la città a Massimo Zedda“. Zedda, candidato del centrosinistra ha concluso in leggero vantaggio il primo turno delle elezioni ottenendo il 45,15% dei consensi, contro il 44,71% di Fantola.
Mentre sulla vicenda indaga la Digos, al momento nessun commento è giunto dal destinatario delle minacce.
Si sparano… balle? – Appena diffusa la notizia dell’intimidazione ricevuta dal candidato del centrodestra, sul web in molti hanno voluto esprimere, con toni diversi, i propri dubbi su quello che sarebbe stato soltanto un tentativo di alzare il livello della tensione di questi ultimi giorni di campagna elettorale.
Sul sito del quotidiano L’Unione Sarda si leggono diversi commenti: “Quando non ci sono più argomenti ci si inventa gli attentati – scrive Falco62 -, il livello ormai è sceso sotto terra. Si fa più bella figura ad ammettere la sconfitta che cercarsi ruoli di vittima predestinata. Ridicoli”, a cui gli fa eco fmario che dice “Non ci commuovono i proiettili già esplosi, per di più se inventati. Fantola, perchè non le spari più grosse?“.
Qualcuno invece riporta alla mente un altro caso di presunto attentato, poi archiviato, come quella volta che qualcuno tentò di sparare all’attuale direttore del quotidiano Libero: “Attentato alla Belpietro davvero – scrive locci1 – se lo saranno imbustati da soli quel proiettile”.
C’è anche chi, però, a Fantola crede e vuole mostrargli la propria solidarietà, accusando la Sinistra di incapacità al dialogo: “Nonostante i segnali molto preoccupanti che giungono da piu parti, vedi le aggressioni a Milano, Firenze – sostiene salvat59 – anche nella nostra città, dobbiamo purtroppo prendere atto che la Sinistra non conosce le regole della democrazia se non a chiacchiere”.
Simone Olivelli