Nel rush finale della campagna elettorale, anche Antonio Di Pietro ha deciso di metterci lo “zampino”. Il leader dell’Idv, che a Napoli si gioca il tutto per tutto con la sfida al ballottaggio di Luigi De Magistris, ha ieri commentato sul suo blog la notizia del probabile trasferimento di due ministeri a Milano. “L’ultima promessa che Berlusconi ha fatto a Bossi – ha scritto – è la più assurda e la più colpevole di tutte”. L’ennesima “bordata” propagandistica con la quale – ha notato l’ex togato – il premier starebbe tentando di conquistare consensi in vista dei delicatissimi ballottaggi. Una trovata insostenibile sia per i costi da affrontare (a spese dei cittadini) sia per l’impatto che avrebbe sulle persone coinvolte e che, infatti, molti esponenti dello stesso centrodestra – ha rilevato Di Pietro – stanno fortemente osteggiando.
Il Cavaliere piglia tutto – “Il nostro presidente del Consiglio è un uomo convinto che tutto si possa comprare, esattamente come si è comprato una maggioranza parlamentare pagando qualche Giuda tra i deputati. Sta provando in tutti i modi a comprarsi anche la vittoria a Napoli e a Milano”. Sulla promessa fatta da Berlusconi ai leghisti relativa alla possibilità di trasferire alcuni ministeri (o singoli dipartimenti) nella città di Milano, il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, ha deciso di intervenire a gamba tesa. Per l’ex pm, infatti, Berlusconi starebbe portando avanti un’operazione squisitamente “propagandistica” al fine di mantenere salda l’alleanza col Carroccio in vista dei prossimi ballottaggi.
Promesse impegnative – “Un giorno – ha continuato Di Pietro – promette la sanatoria sulle costruzioni abusive (a Napoli, ndr), il giorno dopo fa promettere al sindaco di Milano l’azzeramento delle multe e già questo basterebbe a dimostrare quanto misera è la sua concezione della politica. L’ultima offerta, l’ha fatta assicurando a Bossi lo spostamento di due ministeri a Milano, ed è – ha osservata il leader dell’Idv – la più assurda e la più colpevole di tutte”. Perché? “La spesa sarebbe enorme – ha ripreso Di Pietro sul suo blog – Costa moltissimo persino trasferire una singola famiglia da una città all’altra, ve lo immaginate cosa vorrebbe dire spostare addirittura due ministeri a Milano?”.
Fischi bipartisan – Di più: “Pur di comprarsi la vittoria Berlusconi non bada a spese – ha rincarato l’ex pm – ma in questo caso non bada alle spese nostre, perché a pagare naturalmente non sarebbe lui di tasca propria, ma lo Stato, cioè noi tutti. In cambio di questa spesa folle e di questa devastazione della vita di tante persone, i vantaggi sarebbero inesistenti. In compenso, ci sarebbero moltissimi svantaggi – ha osservato Di Pietro – in particolare per le regioni del Sud che verrebbero completamente dimenticate, ancora più di quanto già non lo siano”. Una proposta insostenibile, insomma, che – ha evidenziato Di Pietro – non ha convinto nessuno: “L’idea di Berlusconi è stata accolta da un coro di fischi da tutte le parti – ha concluso – anche all’interno del suo partito e della sua maggioranza”.
Maria Saporito