F1, Ferrari alla disperata ricerca di risposte

F1, Ferrari allo sbando – Il verdetto del Gp di Spagna è stato tanto crudele quanto veritiero. Distacco abissale dai primi con tanto di doppiaggio, pessima gestione dei pneumatici duri, crisi tecnica tutt’altro che finita. Doveva essere l’appuntamento della riscossa, invece è divenuto un vero incubo sia per i tifosi che ovviamente per tutti gli uomini in rosso. E’ chiaro Alonso quando dice: “Ci manca carico aerodinamico: qui non avevamo un’ala adatta a questo tracciato. Dobbiamo analizzare bene il comportamento di tutte le modifiche che abbiamo portato per questo Gran Premio e capire perché in quindici giorni abbiamo perso terreno nei confronti di Red Bull e McLaren

Risultato che fa male – Tutto quello sino ad ora costruito e sviluppato non ha portato gli effetti sperati. A Maranello si è lavorato giorno e notte per riportare il cavallino davanti a tutti, ma nulla è servito dinanzi allo strapotere degli avversari: “Finire doppiati fa male, inutile nasconderlo” ammette Domenicali: “A Fernando e a Felipe dobbiamo dare una macchina in grado di lottare fino in fondo ad una gara, non soltanto per la prima parte. Cosa fare adesso? Continuare a lavorare per migliorare la macchina e trovare il carico aerodinamico che ci manca” L’obbiettivo è sempre lo stesso, ma ora non vi nessuna strada da seguire o ideare d testare, mentre quel titolo iridato pian piano ritorna lontano ed irraggiungibile.

Non arrendersi – Piangersi addosso però non porta da nessuna parte e, nonostante il gap prestazionale sia rimasto pressoché invariato, non bisogna gettare la spugna: “C’è tanto da lavorare per rendere questa vettura più competitiva: abbiamo fatto un passo avanti ma non è stato sufficiente per permetterci di lottare fino in fondo per le prime posizioni” Puntualizza Pat Fry aggiungendo un dato interessante: “Non avevamo abbastanza carico aerodinamico per questo circuito e lo sapevamo sin dall’inizio del fine settimana ma, chiaramente, non ci aspettavamo di essere così lontani come passo di gara” Si sapeva quindi di andare incontro ad un Gp ostico, ma non così tanto. Ora però bisogna già pensare alla gara di Montecarlo prevista per questa domenica. E chissà se tra le strette vie monegasche non accada il miracolo.

Riccardo Cangini