In marcia per chiedere giustizia, con le candele in mano simbolicamente a dimostrare l’esigenza di fare luce in una vicenda su cui, al momento, sono proiettate troppe ombre. Domani a Somma Vesuviana (Na) si svolgerà una fiaccolata in memoria di Melania Rea, la giovane mamma trovata uccisa a Ripe di Civitella lo scorso 20 aprile due giorni dopo la denuncia della sua scomparsa fatta dal marito, il caporalmaggiore Salvatore Parolisi.
La scelta della data non è stata frutto della casualità: domani 24 maggio, Melania avrebbe compiuto ventinove anni e a Somma Vesuviana saranno in tanti a volerla ricordare. La manifestazione partirà dalla chiesta di Santa Maria del Pozzo, la stessa in cui qualche giorno fa furono celebrati i funerali, subito dopo la messa che verrà celebrata in suo suffragio. Saranno presenti le amiche di sempre, i familiari, ma anche tante altre persone che la conobbero negli anni precedenti al matrimonio, quando Melania viveva ancora nel comune del napoletano, prima di traslocare verso le Marche con l’intento di non separarsi dal marito.
Uccisa durante la digestione – Intanto proseguono le indagini sull’omicidio. Secondo alcune indiscrezioni, che hanno riportato l’attenzioni su ipotesi circolate già qualche settimana fa, gli inquirenti punterebbero molto negli accertamenti relativi al momento in cui la vittima fu uccisa. L’anatomopatologo Adriano Tagliabracci ha già stabilito che l’aggressione dovrebbe essersi verificata tra le 14 e le 17 del 18 aprile, ma a interessare gli investigatori è un particolare ben preciso: Melania, forse, è stata assassinata durante la prima fase della digestione e, qualora questa possibilità venisse suffragata dai risultati delle perizie autoptiche, ciò verrebbe a significare che la donna quasi sicuramente non si trovava a Colle San Marco nel momento in cui sparì, come invece dichiarato dal marito Salvatore.
La pista maggiormente battuta dalle forze dell’ordine è quella che vede l’omicidio essere stato compiuto nello stesso luogo in cui la donna venne ritrovato e dunque, stabilire, che il Bosco delle Casermette fu il posto in cui Melania consumò un pasto frugale, confermerebbe la validità dei sospetti sulla figura del caporalmaggiore.
S. O.