Milano – Sull’Ecopass entrambi i candidati a sindaco di Milano, sono per la cancellazione, ma dal centrodestra accusano lo sfidante di aver messo in programma un provvedimento più caro per i cittadini. Il candidato di centrosinistra risponde: “La nostra formula anticongestione verrà fuori dalle consultazioni di giugno, cosa vogliono ce lo diranno i milanesi“.
L’ecopass – Dopo le accuse a Pisapia di voler costruire moschee in giro per Milano e aree di sosta per zingari e rom, che invece sono già stati approvati entrambi dall’attuale giunta comunale di centrodestra guidata proprio dalla Moratti, arriva ora la questione Ecopass.
Gli ultimi manifesti apparsi a Milano hanno dell’incredibile, “Con la sinistra Ecopass a 10 euro per tutti mentre la Moratti lo ha abolito”, dicono. Nulla di più falso, perché gli Ecopass sono stati approvati sempre dall’attuale giunta di centrodestra guidata sempre dalla Moratti nel 2008, e non sono affatto stati aboliti perché sono ancora obbligatori.
Abolirlo? – “Domani, fa sapere la Moratti, “un’informativa della giunta comunale spiegherà gli aspetti tecnici dei provvedimenti su cui sta fondando la sua campagna elettorale: la cancellazione del ticket antismog per i residenti e la mini sanatoria per alcune multe. Verrà illustrato soprattutto il meccanismo per la loro copertura finanziaria che verrà dal bilancio comunale, senza gravare sulle tasche dei cittadini”.
Ma su un’apparente convergenza con il candidato di centrosinistra Pisapia, il sindaco specifica: “Sull’Ecopass Pisapia si contraddice, visto che nel suo programma sostiene il pedaggio di congestione esteso a tutta la città e a tutti i veicoli”.
“Una delle tante invenzioni dell’attuale sindaco, del Pdl e della Lega” risponde Giuliano Pisapia, secondo cui l’esperimento dell’Ecopass è stato “fallimentare, sia dal punto di vista del traffico, sia da quello dell’aria pulita. Il nuovo provvedimento citato nel programma del candidato di centrosinistra vedrà delineate le sue caratteristiche solo dopo i referendum del 12 e 13 giugno e in base alla relazione della commissione dei saggi. Ritengo sia dovere di un sindaco prima di tutto quello di ascoltare i cittadini e noi terremo quindi conto di come si esprimeranno i milanesi”.
Matteo Oliviero