Un’inchiesta della procura di Perugia indaga sull’ex presidente della regione Umbria Maria Rita Lorenzetti. L’ex governatore dell’Umbria risulta dunque nel mirino della magistratura per le attività delle Asl di Foligno. Le ipotesi di reato profilate sono quella di abuso di atti d’ufficio e quella di falsità ideologica. Maria Rita Lorenzetti è stata deputata nell’87 per il Pci, alla giovane età di 34 anni. La giunta capeggiata in Umbria era di centrosinistra, e per dieci anni consecutivi la Lorenzetti è riuscita a restare presidente della regione: dal 2000 allo scorso anno. L’ex presidente dell’Umbria nega i reati di cui è accusata, ed ogni responsabilità relativa a colpe sulle quali si sta indagando: sia quelle a suo nome che quelle a carico dei membri della sua giunta regionale.
Le accuse e la collaborazione con la magistratura. Oggi Maria Pia Lorenzetti è una tranquilla donna d’affari, e dirige la Italferr. Arrivano accuse in merito ai dieci anni nei quali ha governato la Regione Umbria, e sono del tutto inaspettate e subito smentite dalla protagonista. Da chiarire ogni responsabilità che si profila. Fatto sta che si ritrova indagata a causa di alcune delibere della giunta regionale in merito alle autorizzazioni richieste dalle Asl dell’Umbria, nelle quali ci sarebbero delle irregolarità. La Lorenzetti nega fortemente in queste ore “ogni profilo di illiceità del proprio operato e di quello dell’intera giunta regionale». Secondo il legale di Maria Pia Lorenzetti, l’ex governatore non biasima i giudici ma collabora di buon grado, e dunque, durante l’interrogatorio cui è stata sottoposta dai pm di Perugia, mantenendo “un doveroso riserbo istruttorio manifesta la propria fiducia nell’operato degli organi inquirenti e ribadisce la propria estraneità a tutti i fatti che le sono stati contestati”.
Staremo a vedere nei giorni che seguiranno, se le accuse di cui l’ex Presidente dell’Umbria è chiamata a rispondere hanno fondamenti concreti. (Nella foto: il tribunale di Perugia)
S. K.
