Il ritorno di Miller – Era il 1986 quando sua Maestà Miles Davis, con un poliedrico bassista di nome Marcus Miller, dava alla vita un album seminale, ispirato – almeno nel nome – all’arcivescovo Desmond Tutu. Tutu (questo, appunto, il nome dell’album) portava l’impronta decisiva di Miller, che suonava tutti gli strumenti (per lo più elettronici) in quasi tutte le tracce dell’album Lo stesso Miller, oggi, con la sicurezza di chi ha talento ed esperienza da vendere, torna a dire la sua su quel felice connubio con Miles Davis: questa è la premessa dell’album Tutu Revisited, un doppio cd più Dvd, distribuito in Italia da Egea Music.
Ecco come il bassista ha raccontato la sua decisione di rivisitare l’album: “Quando ho scritto la musica per l’album Tutu nel 1986, non potevo sapere che l’avrei rivisitata 23 anni dopo. Quando ho registrato con Miles Davis, quella era la musica di quel tempo. Anche se ho suonato la maggior parte degli strumenti di quell’album, era essenziale che la tromba di Miles fosse al centro della musica. Ho cercato di trovare delle melodie si adattassero al suo suono incredibile. Durante il tour Tutu Revisited, abbiamo sostituito i suoni “super elettrici”, ma l’essenza cool di Miles è ancora lì“.
“Quando sono stato contattato per rivisitare questa musica in concerto – ha proseguito – ho esitato perché se c’è qualcosa di universalmente condiviso su Miles è che non ha mai guardato al passato. Eppure l’idea di omaggiare Miles mi ha attratto e ho iniziato a pensare come avrei potuto presentare questa musica in un nuovo contesto. Ho pensato che il modo migliore fosse quello di farlo con giovani musicisti“. Al fiano di Miller, in questo lavoro, troviamo quattro giovani straordinari talenti. Innanzitutto la nuova stella del jazz americano, il trombettista Christian Scott – 28 anni e quattro album all’attivo (di cui uno nominato per il Grammy) – conosciuto per il suo suono unico caratterizzato da quella che lui stesso chiama “whisper technique”. Alla batteria troviamo invece l’esplosivo Ronald Bruner Jr., già noto per le sue collaborazioni con Stanley Clarke e George Duke.
Alle tastiere ecco Federico Gonzalez Peña, un musicista esperto che ha lasciato un segno indelebile nel gruppo di Meshell Ndegeocello. Infine al sax, una vera rivelazione, Alex Han, giovane talento che Marcus Miller ha scoperto durante una masterclass presso il Berklee College of Music di Boston. Del rinomato album Tutu, il gruppo di Marcus esplora in profondità ogni singolo brano (eccetto Perfect Way che non viene riproposto). A questa selezione di aggiungono altri brani come Hannibal (tratto dal successivo album di Miles, Amandla), Jean-Pierre (da “We Want Miles”) o la storica So What.
Roberto Del Bove