La capitale dischiude al pubblico le sue bellezze celate grazie all’iniziativa “Roma nascosta. Percorsi di archeologia sotterranea”, che dal 27 maggio al 5 giugno prossimo aprirà quaranta siti archeologici normalmente chiusi. Dai resti dell’acquedotto Vergine in via Nazareno, concepito per rifornire le Terme di Agrippa e che tuttora alimenta la Fontana di Trevi, alla discenderia fruibile grazie alla collaborazione con l’Acea. E, ancora, la Domus Faustae, i cui resti potranno essere ammirati nei sotterranei della sede dell’Inps, la Catacomba di Vigna Chiarviglio e le Catacombe di Santa Tecla, recentemente restaurate. Grazie alla disponibilità della Fondazione Alda Fendi saranno visitabili anche i resti della Basilica Ulpia, dove si possono ammirare ampie porzioni della pavimentazione marmorea in giallo antico, emersi durante i lavori di ristrutturazione effettuati dalla Fondazione.
Prenderanno parte all’iniziativa anche molti siti dell’area archeologica centrale di Roma, tra cui la sepoltura di Gaio Cestio Epulone, costruita tra il 18 ed il 12 a.C. la cui forma piramidale risale all’annessione dell’Egitto da parte dei romani, il Tempio rettangolare e il Tempio rotondo, le Tombe latine e molto altro ancora. Il programma inizierà con una conferenza tenuta da Louis Godart, consigliere per la Conservazione del Patrimonio Artistico della Presidenza della Repubblica Italiana, che parlerà del Quirinale e della storia del palazzo.
«Si accendono i riflettori sulla Roma nascosta – ha dichiarato Dino Gasperini, assessore alla Cultura di Roma Capitale presentando l’iniziativa – per il terzo anno consecutivo offriamo la possibilità di conoscere la Roma che non conosciamo ma che calpestiamo tutti i giorni. Quest’anno i giorni a disposizione da sette diventano dieci e 44 i siti aperti».
«Una iniziativa molto attesa – ha aggiunto Francesco Marcolini, presidente di Zetema – che costa pochissimo. La spesa è inferiore ai quaranta mila euro. Ormai siamo abituati a realizzare iniziative importanti a costi bassissimi». «Sono iniziative che riscuotono un alto gradimento da parte dei cittadini», ha commentato la sovrintendente per i Beni archeologici di Roma Capitale, Anna Maria Moretti.
I numeri della scorsa edizione, con dodicimila visitatoti in una settimana, infatti, fanno ben sperare. Quest’anno si aspettano almeno tredicimila presenze potenziali.
Valentina De Simone