Un padre che lotta per riavere la figlia –Serata strappalacrime stasera su La7 con il film drammatico del 2001 “Mi chiamo Sam” diretto da Jesse Nelson e interpretato da Sean Penn, Michelle Pfeiffer e la stella nascente Dakota Fanning. Mi chiamo Sam è la commovente storia di Sam Dawson, un padre mentalmente ritartado che, grazie all’aiuto di un gruppo di amici, cresce la figlia Lucy. I problemi arrivano quando la bimba compie 7 anni, un’età in cui è mentalmente più matura del proprio genitore e per questo gli viene tolta dai servizi sociali. Incapace di rassegnarsi Sam inizia allora una dura battaglia contro il sistema, aiutato da Rita Harrison, un avvocatessa con manie di perfezionismo che ha un difficile rapporto con il figlio. I due, all’apparenza così diversi diventeranno due insospettabili alleati.
Film che descrive con estrema sensibilità il rapporto tra un padre speciale e la figlioletta, Mi chiamo Sam è valso a Sean Penn una candidatura all’Oscar come miglior attore protagonista (statuetta che quell’anno andò al Denzel Washington di Training Day). Per preparasi accuratamente alla parte Sean Penn ha dichiarato di essersi recato al L.A. Goal, un centro di Los Angeles riservato a persone afflitte da gravi handicap (che oltretutto ha ricevuto una quota dei proventi del film). Una parte importante nella storia è costituita dalla musica, ovvero dalle canzoni dei Beatles (anche se si tratta di cover, perchè la produzione non riuscì ad aquistare i diritti per le canzoni originali) che il protagonista conosce alla perfezione e che costituiscono un aiuto importante nei momenti di sconforto. Una curiosità: il titolo del film “Mi chiamo Sam” non viene direttamente dal nome del protagonista, quanto dal libro che lo stesso rilegge mille volte alla figlia.
A.P.