Dopo il terremoto di immane intensità mai verificatosi a Roma e le nuove scosse a L’Aquila di qualche giorno fa, nelle ultime ore la paura per la terra che trema è giunta in Romagna dove ,soltanto la notte scorsa, sono state registrate dai sismografi ben sedici scosse che hanno messo in ansia le popolazioni locali.
Tutto ha avuto inizio nella giornata di ieri quando intorno alle ore 14,41 un sisma di magnitudo 3,1 della scala Richter è stato registrato nella zona compresa tra Bagno di Romagna e Verghereto a una profondità di 3,6 chilometri dalla crosta terrestre.
Il tremore è stato ampiamente avvertito anche nei comuni di Civitella di Romagna, Galeata, Mercato Saraceno, Santa Sofia, Sarsina, Casteldelci, Sant’Agata Feltria, Chiusi della Verna e Pieve Santo Stefano.
Ma i terremoti non sono finiti lì: da quel momento sono iniziate decine di scosse che non hanno dato tregua agli abitanti che, man mano che il fenomeno si ripeteva, hanno iniziato ad avere timore.
Lo sciame sismico, caratterizzato come appena detto da decine di registrazioni sismiche, ha portato molti a contattare i vigili del fuoco che però non hanno potuto fare altro che tentare di rassicurarli.
Notte ballerina – La tranquillità nell’area romagnola non è giunta nemmeno con il calare del buio, anzi. Nella notte passata i terremoti che hanno fatto lavorare i sismografi sono stati sedici con un apice di magnitudo pari a 3,3 della scala Richter, registrata poco dopo la mezzanotte a una profondità di appena 1,7 chilometri.
La reazione di molte famiglie è stata quella di riversarsi in strada temendo che da lì a breve potesse verificarsi il peggio, ma fortunatamente non sembrano esserci stati danni a persone e cose.
L’area maggiormente interessata è quella compresa nel cosiddetto distretto di Montefeltro: la zona è identificata come pericolo sismico medio con un valore di 2 su una scala che il cui massimo è 4.
S. O.