Roma –Dopo il no ai ministeri al nord, il ministro della Semplificazione, Calderoli minaccia lo sciopero fiscale: “Problemi per dicasteri al Nord? No representation? No taxation“.
Lega all’attacco – Il Carroccio, dopo la batosta elettorale in cui ha perso voti praticamente ovunque, aveva provato in tutti i modi a recuperare qualcosa ai ballottaggi.
La convinzione è che il popolo leghista desideri i Ministeri al nord, allora meglio andare all’attacco del Pdl, dalla richiesta al ricatto però il passo è breve.
“Ci sono problemi sui ministeri al Nord? E allora niente tasse“, dice Calderoli proponendo forse uno sciopero fiscale.
A lui risponde il segretario del Pd: “la Lega adesso fa accattonaggio mentre prima voleva ridurre i ministeri“.
L’ultimatum – Una grana in più per il premier che pensava di aver accantonato per un po’ quest’idea di traslocare i Ministeri al nord con un dispendio di soldi pubblici assolutamente non necessario. Oggi invece arriva la doccia fredda, Roberto Calderoli lancia in modo molto chiaro quello che egli stesso definisce “l’ultimo avviso ai naviganti. Problemi sui ministeri al Nord? Benissimo, vorrà dire che la frase ‘No taxation without representation’ diventerà ‘No representation? No taxation’” afferma il ministro per la semplificazione e coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, richiamando uno dei principi della democrazia americana: “Niente tasse senza rappresentanti parlamentari“.
Non si abbassano dunque i toni della campagna elettorale, non solo tra maggioranza e opposizione, ma ora anche nella stessa maggioranza.
La minaccia di uno sciopero fiscale forse darà i suoi frutti? Sicuramente ci si è risparmiati l’ennesimo “o così o salta tutto”, a cui a crederci ormai non sono nemmeno gli stessi leghisti.
Matteo Oliviero