“Il Ministro di oggi è lo stesso di ieri?”. E’ la domanda che si pone il ‘Corriere della Sera‘ dopo che il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli ha smentito di voler spostare al Nord non solo alcuni ministeri, ma anche la presidenza della Repubblica. Intenzione, questa, attribuita al ministro leghista dal ‘Corriere della Sera‘ e causa oggi di vivaci proteste all’interno della stessa maggioranza, con il ministro degli Esteri Franco Frattini che ha parlato senza mezzi termini di grosso errore di valutazione da parte del Carroccio.
Corsera: Calderoli ha ripetuto più volte le sue intenzioni. Il titolato quotidiano replica alla smentita di Calderoli, confermando le parole pronunciate dal Ministro in merito alla proposta di spostare la presidenza della Repubblica. “Sorge un dubbio. Il Calderoli che oggi smentisce di aver detto, nell’intervista al ‘Corriere’, di voler spostare la sede del Quirinale è lo stesso che ieri, parlando con il giornalista Marco Cremonesi, ha ribadito più volte la sua opinione, vincendo la comprensibile incredulità dell’intervistatore?”, si legge in una nota della direzione del ‘Corriere della Sera’.
Calderoli: Io frainteso. “Riguardo all’intervista pubblicata oggi dal ‘Corriere della Sera’ intendo precisare che a seguito di un’incomprensione telefonica con il giornalista che mi ha intervistato la mia frase ‘non voglio spostare da Roma la presidenza della Repubblica’ è stata erroneamente tradotta in ‘voglio spostarla’“, era stata in mattinata la smentita di Calderoli. “E’ di tutta evidenza – aveva aggiunto il leghista – che la presidenza della Repubblica non possa che essere e restare nella Capitale del Paese e quindi mi scuso anche con il presidente Giorgio Napolitano per averlo involontariamente coinvolto nel decentramento amministrativo che è al nostro esame: non vi era né l’intenzione di farlo e non vi è neanche l’intenzione di poterlo fare e tra l’altro sarebbe pure insensato”. Ma il ‘Corriere’, per tutta risposta, rincara la dose: “Capiamo – si legge ancora nella nota – che l’esponente della Lega abbia passato una brutta mattinata o forse la notte gli ha restituito qualche grano (padano) di saggezza. Come ministro ha semplificato poco le leggi italiane, ma in compenso si è spesso complicato la vita“.
Raffaele Emiliano