Milano – L’ultimo appello della campagna elettorale del candidato di centrosinistra Pisapia: “Basta cultura della paura, coltiverò la fiducia“. Affondo sulla sicurezza: “Le loro ricette hanno fallito. Litigano anche sullo show di Gigi D’Alessio“.
In 50mila per Pisapia – Il candidato del centrosinistra chiude la campagna elettorale in vista dei ballottaggi e lo fa lanciando l’ultimo appello ai cinquantamila in piazza Duomo.
“Io ci credo. È arrivato il nostro tempo. Abbiamo ripreso in mano il nostro destino. Non facciamocelo sfuggire. Andiamo tutti alle urne, andiamo a festeggiare la democrazia, facciamo vincere Milano“.
Non manca l’affondo al centrodestra: “In questi anni, loro hanno seminato paura io coltiverò la fiducia. Loro non hanno avuto scrupolo nel discriminare alcuni cittadini per chiedere il voto di altri. Io non avrò scrupolo nel chiedervi di impegnarci per il bene di tutti. Hanno fatto una politica ridicola. Noi faremo una politica responsabile“.
“Voi e io non cerchiamo rivincite politiche: vogliamo contribuire a costruire una città fatta da noi, per tutti noi. Una città accogliente, una città affettuosa“.
No al faccia a faccia con la Moratti – È Pisapia il primo ad arrivare negli studi della Rai dove è stata registrata l’ultima tribuna politica. Nessun faccia a faccia con il candidato uscente Letizia Moratti.
“Perché la coltellata alla schiena che ho ricevuto non mi permette di fidarmi come non può fidarsi la città. Non intendo cadere in un altro tranello“.
Parla di Expo, Pisapia. Di cultura: “Vorrei che, oltre ai grandi eventi, ci fossero tanti luoghi di aggregazione e di cultura che siano aperti tutto l’anno“.
Ricorda l’importanza di votare ai referendum del 12 e 13 giugno.
Sulla sicurezza dice: “La ricetta del centrodestra non ha funzionato. Mi batterò perché nel 2015 si tenga a Milano l’idea della Conferenza mondiale dell’Onu sulle donne. Milano non ha bisogno di più grattacieli, meno verde e più case di belle”.
Il centrodestra è diviso – Pisapia parla anche della coalizione di centrosinistra. E, per ribadire la certezza che ha nell’unione dei partiti che lo sostengono, chiama in causa anche il concerto di chiusura del centrodestra in piazza Duomo con il forfait di Gigi D’Alessio: “Forse è la prima volta a Milano che i partiti e le liste civiche non hanno mai litigato, a differenza della Lega e del Pdl che sono divisi su tutto e che hanno litigato anche sul concerto in piazza Duomo“.
Matteo Oliviero