Il quarto album dei “Terrakota”: “World Massala”

Con il termine gastronomico Massala s’intende una mistura di spezie pestate in un mortaio, usata in tutto il territorio indiano e nota in Europa come Curry, del quale esistono versioni diverse, comprendendo nella ricetta svariate componenti, come il pepe nero, il cumino, la curcuma, e altre ancora. Il titolo dell’ultimo e quarto album dei “Terrakota”, “World Massala”, non potrebbe essere più rispondente e calzante rispetto al tipo di musica e ricerca musicale che hanno da sempre caratterizzato il gruppo portoghese, stavolta alla ricerca di ispirazione e contaminazioni in India, in un viaggio ricco di incontri tra l’Himalaya ed il Rajasthan.

Il gruppo, fin dagli esordi, con il primo album del 2002, “Terrakota”, si è contraddistinto per la forte connotazione interetnica, basata sui ritmi africani, giamaicani, e brasiliani, che sembrano fatti su misura per la cantante e ballerina Romi. La loro musica si può definire come “musica senza confini”, che li porta in giro per festival di tutta Europa, nella quale hanno la possibilità di arricchire le loro esibizioni e di partorire nuove idee, che scaturiscono nel secondo album “Humus Sapiens”, registrato nel marzo 2004 presso gli Youssou N’Dour’s Xippi Studios a Dakar, Senegal. Nel 2007, dopo innumerevoli viaggi in giro per il mondo (Burkina Faso, Cuba, Guinea, Brazil, Mali, etc.), esce il terzo lavoro, dal titolo “Oba Train”, prodotto in Italia, nel quale si sente tutta l’energia e la vitalità che la “musica multietnica” dei Terrakota trasmette, soprattutto dal vivo. Il video del singolo “É Verdade?’ (Is it real?)” vince l’ MTV Music Video Awards in Portogallo e il premio speciale del Vimus International Music Video Festival, ottenendo così un consenso insperato per una canzone che parla della manipolazione del pensiero attraverso i media.

In quest’ultimo lavoro, uscito nel 2010, il sapore piccante e forte delle spezie indiane si fa sentire già nel singolo, che è anche il primo brano dell’album e che gli da il nome, realizzato in collaborazione con musicisti locali, Manhesh Vinajakram e i Rajasthan Roots, e che vede coinvolta anche la star di Bollywood, Vasundhara Das. Gli altri brani, pur essendo permeati quasi tutti dal sitar e dalle percussioni indiane, pescano sempre da varie tradizioni care ai Terrakota, e parlano di temi differenti, legati prettamente alla situazione politica internazionale, come nelle canzoni “Gripe Economica” e “Slow Food”, o più privati, come nell’autobiografica Illegal, e quasi mistici, come in I am. Insomma un prodotto tutto da gustare, traccia dopo traccia, che si chiude con la splendida “Raiz”.

C’era da aspettarsi che questo gruppo così eterogeneo da tanti punti di vista, cominciasse subito ad andare in giro a suonare: e infatti proprio ieri, venerdì 27 maggio, si sono esibiti live a Milano all’interno della manifestazione “Roda da Vida” organizzata dall’ Associazione Italiana di Capoeira da Angola. In attesa di ulteriori date italiane potete trovare informazioni e aggiornamenti sulle date dal vivo  sia su myspace (www.myspace.com/terrakota) che su facebook (www.facebook.com/terrakota.page).

A.U.