Analisi di una crescita continua. Cosa porta ‘Quarto Grado’, il programma settimanale di Rete 4, a conquistare sempre più pubblico? Cosa si nasconde dietro agli ottimi ascolti di Salvo Sottile e della sua squadra? Come mai la cronaca in prima serata piace così tanto? Il telespettatore è morboso o ha solo semplice sete di informazioni e approfondimenti, sete non appagata dai telegiornali?
La trasmissione, anche ieri sera, ha tenuto incollati al teleschermo oltre 3.500.000 telespettatori con uno share che ha sfiorato il 15%. Dall’analisi dei dati auditel e dai continui successi emerge una vera e propria crescita positiva ed inarrestabile. I risultati, dati alla mano, registrano inoltre picchi del 24.49% di share e di 4.489.473 telespettatori e la testimonianza di oltre 12 milioni di contatti. Per rispondere quindi a tutte le domande e per ringraziare del successo il conduttore Salvo Sottile cerca di esprimere la propria soddisfazione e afferma: ‘Sono molto felice di questo risultato. Tanto più che ieri sera si giocava una partita difficile. Pareggiare poi con un siciliano illustre come Montalbano mi sembra persino ‘troppo’‘, e poi continua dicendo: ‘Credo che il pubblico abbia premiato “Quarto Grado” perché non solo rappresenta un concetto nuovo di televisione. E’ un programma onesto, meticoloso che racconta fatti senza mai giudicare nessuno. Il segreto e’ un grande lavoro di squadra, fatto da un team di cronisti straordinari e di due autrici di prim’ordine come Siria Magri e la mia ‘partner’ professionale Sabrina Scampini.’ In conclusione i ringraziamenti sono poi d’obbligo e quindi il pensiero va a: ‘Il mio editore e a quelli che hanno creduto in me e in questo progetto’.
Nella puntata di ieri sera il pubblico ha quindi potuto vedere in esclusiva ulteriori servizi sui casi di cronaca più seguiti in questo periodo. Dall’intervista alla madre di Sarah Scazzi che dopo l’arresto della sorella, Cosima Serrano in Misseri, ha definito l’uccisione di sua figlia : ‘Non un raptus ma il desiderio di uccidere’fino all’intervista di Salvatore Parolisi, vedovo di Melania Rea, che ha potuto raccontare la sua verità ed affermare: ‘Io amavo mia moglie e la amo ancora. Non le avrei mai fatto del male. Avevamo un rapporto solido e ci amavamo’. A Parolisi è stato dato il beneficio del dubbio e senza giudicare, nonostante le prove delle numerosi amanti, si è voluta andare a sentire anche la sua verità. Quella di Parolisi è sembrata inoltre una risposta ai numerosi appelli lanciati dai genitori della povera Melania a ‘Pomeriggio 5’. Tutti chiedono giustizia. La televisione apre un occhio sulla cronaca e cerca di mettere insieme tutti i tasselli senza dimenticare nessuno. L’indagine corre quindi attraverso il teleschermo. Cercando di evitare la morbosità non si deve però dimenticare il sacrosanto diritto di informare ed essere informati.
Alessandra Solmi